Profughi lasciano il Don Orione, don Graziano: "Non abbiamo cacciato nessuno"
Si interrompe il progetto di accoglienza, interviene il direttore dell'istituto di Seregno e si accende il dibattito
Profughi a fine mese lasciano il "Don Orione" dopo quattro anni, interviene il direttore dell'istituto di Seregno: "Non abbiamo cacciato nessuno. Noi pionieri dell'accoglienza".
A fine mese i profughi lasciano il "Don Orione"
A fine mese i profughi alloggiati all'istituto "Piccolo Cottolengo Don Orione" a Seregno lasceranno la struttura di via Verdi dopo quattro anni di permanenza. Il Consorzio Comunità Brianza valuta una serie di ipotesi alternative per l'accoglienza dei migranti. Fra queste l'associazione "Il Ritorno" con sede in via Rossini.
Il direttore: "Non abbiamo cacciato nessuno"
Sulla vicenda interviene il direttore dell'istituto, don Graziano De Col (nella foto), con una lettera pubblicata sul Giornale di Seregno in edicola questa settimana. "Il Piccolo Cottolengo non caccia nessuno, tantomeno mette sulla strada dei “fratelli”. Noi siamo stati i pionieri dell'accoglienza a Seregno".
Il plauso al sindaco Alberto Rossi
Don Graziano De Col ringrazia il sindaco, Alberto Rossi, che in un'intervista ha sottolineato l'attenzione dell'Amministrazione nei confronti dei "poveri, dei senzatetto e di chi attraversa una situazione di grave disagio anche economico. Forse è la prima volta che ciò avviene in questa città da parte degli amministratori" aggiunge il direttore dell'istituto orionino.
Ma la città è divisa sull'accoglienza
La decisione dell'istituto "Don Orione" alimenta il dibattito in città con pareri e opinioni diverse. In molti cresce l'insofferenza nei confronti dei profughi, tanti fanno proprio lo slogan "prima gli italiani e i seregnesi. I migranti sporcano e non rispettano le leggi". Il tema resta di stretta attualità.
Il servizio completo sul Giornale di Seregno in edicola questa settimana.