"Progetto videochiamate" alla Rsa di Villasanta con Auser

Mercoledì prossimo gli utenti di tre case di riposo potranno interagire con loro attreverso una videochiamata e raccontarsi quelli che erano i proverbi di una volta

"Progetto videochiamate" alla Rsa di Villasanta con Auser
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Continua senza sosta il progetto di videotelefonia "Tutti in piazza" dedicato a contrastare la solitudine delle persone anziane e partito giusto un anno fa, nel febbraio del 2018, (LEGGI QUI) con il primo collegamento skype tra le Case di Riposo Fossati di Monza, Villa San Clemente di Villasanta e fondazione Luigi Porro di Barlassina. Il progetto, finanziato da Fondazione Cariplo, è promosso da Auser Regionale Lombardia con il partenariato di varie sezioni Auser.

La volontà è quella di promuovere il volontariato di giovani e ragazzi, mentre il progetto consente infatti agli anziani domiciliarizzati di collegarsi in videoconferenza e di dialogare tra loro utilizzando il televisore. Collegamenti che nel frattempo proseguono e permettono al progetto di crescere sempre più.

Le rsa coinvolte

Nella giornata di mercoledì 6 febbraio saranno coinvolte ben tre rsa:

RSA Fondazione Luigi Porro di Barlassina (saranno presenti il presidente Auser Barlassina Michele Lamborghini e la vicepresidente Anna Pagani);

RSA Anna e Guido Fossati di Monza – Gruppo Korian (saranno presenti Salvatore Furia – Franco Piazza dello Spi Monza Brianza e Claudia Brigo di Auser Brianza);

RSA San Clemente di Villasanta – Gruppo Korian (saranno presenti Tosco Giannessi presidente di Auser Brianza);

Un ritorno alla saggezza popolare con i proverbi di una volta

Dalle ore 10 alle 10,45 le tre rsa saranno collegate in videoconferenza utilizzando internet ed il televisore, che con il supporto delle educatrici di riferimento gestiranno la conversazione fra gli ospiti delle rsa.

"In questa giornata racconteremo come i nostri padri e nonni attraverso la saggezza popolare e l’uso dei proverbi gestivano la loro vita ed il loro tempo - si legge sul sito internet di Auser Monza - Perché la forza dei proverbi stava nella loro perenne adesione alla natura, ai riti, alle tradizioni di un popolo che in quelle massime si specchiava e si riconosceva. La vita era armonia, era certezza di poesia, e ci rassicurava l’idea che il 21 marzo, giorno di San Benedetto, anche la rondine ritrovasse il suo nido sotto il tetto. Il sole e la pioggia non mancavano mai l’appuntamento col calendario, anche se c’erano modi di dire enigmatici per noi ragazzi, come recitava il detto: “Agosto, moglie mia non ti conosco”, che gli adulti citavano ammiccando furbescamente."

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