Prostituta adesca i clienti sotto casa sua: parte la segnalazione alla Polizia
Esasperati i residenti dello stabile in questione, che si trova a San Fruttuoso: "Ogni giorno c'è un gran via vai di estranei"
Prostituta adesca i clienti sotto casa sua: parte la segnalazione alla Polizia
Adesca i clienti - o potenziali tali - sotto la propria abitazione, avvicinandoli e proponendo loro prestazioni. E questo succede anche se nelle vicinanze sono presenti dei minori.
Una situazione che si trascina ormai da anni e che poco piace ai residenti dello stabile in questione che si trova nei pressi di viale Lombardia, a San Fruttuoso (Monza), una zona già di per sé da sempre «assediata» dalle prostitute. Tanto che, esasperati, hanno deciso di agire. Prima installando videocamere di sorveglianza, poi, segnalando il fatto alla Polizia.
"Ogni giorno c'è un gran via vai di estranei"
«Ha sempre esercitato la professione nell’appartamento di sua proprietà - ha raccontato una residente dello stabile - E il via vai di persone, nostro malgrado, c’è sempre stato. Da qualche tempo a questa parte, tuttavia, la situazione è precipitata. In particolare, da quando abbiamo fatto installare come deterrente le telecamere. Perdendo alcuni clienti, ha iniziato a cercarseli per strada. Di conseguenza sta tutto il tempo giù all’ingresso, o nei parcheggi della zona, avvicinando chiunque, postini e corrieri compresi. E’ imbarazzante. Siamo arrivati al punto che, se abbiamo ospiti, dobbiamo scendere a scortarli».
La segnalazione in Polizia
Di qui la richiesta, da parte dell’amministratore, di procedere con accertamenti. «Benché consapevole che l’ipotetica attività di prostituzione non costituisca reato penale, i residenti mi segnalano una sempre maggior frequentazione di persone estranee al condominio ad ogni ora del giorno - si legge nella segnalazione - Frequentazioni che vedono la presenza di ragazzi anche molto giovani che accedono all’appartamento della signora, sia pur per brevissimo tempo».
E prosegue. «Sempre dietro segnalazione dei condomini, evidenzio come la signora in questione interpelli e disturbi tutti gli ospiti dei residenti, causando notevole imbarazzo sia agli adulti che ai minori». Di qui, la richiesta di accertamenti a carico della lucciola anche perché «nessuno si sente più sicuro nella propria abitazione, visto che nessuno ha idea di chi può avere accesso allo stabile», ha concluso l’amministratrice.
Che male fanno le prostitute maggiorenni e consenzienti ed i loro clienti sulle strade, se non compiono intralcio al traffico e/o atti osceni sotto la vista pubblica? Basta con quest’assurda “Meretriciofobia”!