Protesta contro il circo: animalisti pronti al picchetto

Due anni fa, un cammello della carovana di Viviana Orfei era scappato, vagando per le strade

Protesta contro il circo: animalisti pronti al picchetto
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Protesta contro il circo: animalisti pronti al picchetto. La carovana di Viviana Orfei sbarca a Sesto San Giovanni, in via Marx. E i volontari chiedono a Comune e Carabinieri Forestali di intervenire per effettuare i dovuti controlli.

Protesta contro il circo degli animalisti

Il circo Millenium inizierà gli spettacoli venerdì. E il gruppo di animalisti indipendenti guidato da Tatiana ValtortaJessica Blandi ha già annunciato che organizzerà una manifestazione di protesta davanti all’entrata del circo. Picchetto che verrà replicato sabato pomeriggio. E lo stesso verrà ripetuto in occasione della maggior parte degli spettacoli di “Millenium”, che termineranno il 28 gennaio.

“Vanno fatti subito i controlli”

“Non appena abbiamo constatato la presenza di varie locandine, abusive e non, affisse in vari punti della città, ci siamo subito attivate per richiedere controlli a tappeto su tutto ciò che concerne le autorizzazioni sia della struttura che dell’impiego degli animali. Abbiamo chiesto al Comune di effettuare verifiche sulla tassa di affissione e sui vari permessi: dall’occupazione del suolo pubblico agli allacciamenti delle rete fognaria ed elettrica, fino allo smaltimento rifiuti e alla pubblica sicurezza: un paio di anni fa era fuggito un canguro del medesimo circo che ha percorso qualche chilometro nelle strade prima della cattura, creando panico generale”.

Chiesto l’intervento anche dei Carabinieri Forestali

Gli animalisti hanno chiesto l’intervento anche dei Carabinieri Forestali e delle Guardie Eco Zoofile, “per controllare tutti i documenti riguardanti gli animali e le loro condizioni di salute e benessere – hanno aggiunto le due animaliste – Anche se stiamo andando verso la giusta direzione, ovvero quella dell’eliminazione della presenza di animali utilizzati negli spettacoli viaggianti finalmente anche in Italia (per ora graduale), non possiamo e dobbiamo sederci in attesa che le cose cambino da sole. Se siamo quasi arrivati a questo grande cambiamento il merito è soprattutto di chi come noi, da anni, si batte contro queste atrocità, in tutti i modi possibili: petizioni, incontri con sindaci, manifestazioni di sensibilizzazione e di protesta, richiesta di continue verifiche sulla documentazione da parte delle autorità competenti e molto altro, che viene fatto dagli attivisti di tutta Italia. Non si può definire lavoro chiudere in gabbia piccoli e grandi animali, alcuni ritenuti addirittura pericolosi, per una intera non-vita, con la possibilità di uscire da quel minuscolo spazio solo per compiere esercizi ridicoli completamente lontani dalla loro indole”.

La chiamata a raccolta degli animalisti

Per presenziare ai picchetti, gli animalisti hanno lanciato un appello: “Se qualcuno fosse intenzionato a unirsi a noi, può contattarci all’indirizzo mail sesto.liberazioneanimale@gmail.com”.

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