Protesta da via Agnesi: "Degrado assoluto"
Rischio di essere travolti, continuo abbandono di rifiuti e buche: la pulizia la fanno i residenti. «E’ una vergogna, il sindaco non può far finta di niente»
Auto che sfrecciano, buche, segnaletica che manca, rifiuti abbandonati, mancanza di pulizia e di sicurezza: un elenco lungo fatto di decine e decine di segnalazioni alla app Municipium del comune di Desio. Riscontri, però, non ce ne sono stati. I residenti di via Agnesi, nel tratto in prossimità del 230, al confine con la Valera e Bovisio Masciago, tra il quartiere Boschetto-San Giovanni e San Vincenzo Spaccone, non si danno per vinti. Si sono messi in gioco in prima persona, portando avanti le istanze di almeno una trentina di famiglie.
Protesta da via Agnesi: "Degrado assoluto"
«Qui il sindaco era venuto appena si era insediato, una mamma con il passeggino e due bambini aveva rischiato di essere travolta. Un’auto si era fermata per farla passare sulle strisce pedonale, ma non quella che seguiva. E solo per miracolo si era sfiorata la tragedia», ricorda Manuel Fiorentino.
«Il primo cittadino era venuto a vedere - ci dicono Vincenzo Rago e Davide Ertico – Con lui c’erano la Polizia Locale e alcuni dipendenti l’Ufficio tecnico. Aveva preso nota dei problemi, ma da allora non si è visto più nessuno».
Nelle scorse settimane anche Marta Sicurello, consigliera del Pd, li ha incontrati per raccogliere le criticità della zona e sollecitare l’Amministrazione, probabilmente presenterà in Consiglio comunale un ordine del giorno. «I problemi sono evidenti, mi auguro che l’Amministrazione non resti a guardare».
I problemi
«Mancano le strisce e le auto non si fermano – rimarcano i residenti – Molti parcheggiano a lato strada, togliendo la visuale, così abbiamo messo un panettone. Qui siamo abbandonati, quindi ci tocca fare da soli nella speranza che prima o poi qualcuno si renda conto dei problemi che ci sono». E se non bastasse, oltre alla mancanza di strisce e di segnaletica, che mette a rischio i pedoni, «qui siamo stati per un periodo senza illuminazione», rimarcano Jacopo Galizia e Valentina Ricci. Sulla strada ci sono le buche e, gli operai che sono venuti di recente per coprirle, hanno riempito di catrame anche l’erba. «Mancanza di rispetto e menefreghismo per la cosa pubblica», commentano a nome delle famiglie residenti. «Noi, invece, vorremmo che l’attenzione ci fosse e, soprattutto, l’azione. Qui puliamo noi, teniamo in ordine noi, raccogliamo i rifiuti; se aspettassimo l’Amministrazione chissà come sarebbe ridotta questa zona. Non c’è neppure la pulizia meccanizzata - e ricordano - Abbiamo cercato anche di parlare con Gelsia ma è veramente complicato».
Dalla parte opposta della strada c’è un parcheggio. «Abbiamo chiesto più cestini, ma non li hanno installati, lo teniamo pulito noi». Poi fanno presente: «Per ridurre la velocità ci vorrebbe un dosso, e per una maggiore sicurezza della segnaletica nuova: la risposta è il nulla».
Fin dove possono arrivare non si tirano indietro: «La nostra parte la facciamo, ma anche il sindaco e gli assessori devono fare la loro».
«Ci sarebbe tanto spazio per ritrovarsi, per far giocare i bambini, per svagarsi, ma da una parte bisogna fare i conti con i continui scarichi di rifiuti, la settimana scorsa gli incivili hanno lasciato persino due bombole del gas, ed è la stessa situazione nell’area del parcheggio dello Sporting, ormai chiuso, nonostante la sbarra». Ci sono sacchi, materassi, rifiuti a cielo aperto di ogni tipo. «Abbiamo avuto anche dei vandalismi, per questo abbiamo messo dei cartelli che indicano la presenza di telecamere, in modo che fungano da deterrente». Nell’altro parcheggio «c’è anche una zona buia e qui si appartano, poi si trovano i resti la mattina, fazzolettini, e altro. Ci sono anche escrementi umani, e l’odore è veramente fastidioso. Una situazione vergognosa». A un lato del parcheggio, tra il prato, c’è pure un tombino scoperchiato, e non è l’unico. «Se qualcuno ci finisse dentro cosa accadrebbe? - domandano - Eppure i nostri amministratori non si preoccupano neppure di questo».
I residenti segnalano anche un movimento di ruspe nella vicina cava Farina: «Ci hanno detto che è un intervento che ha l’approvazione della Provincia, lavorano da almeno un mese, ma non sappiamo nulla rispetto a cosa stanno facendo. Quando c’è vento, però, la polvere si alza e finisce nelle nostre case».
Nel vicino campo da calcio di proprietà comunale, poi, i pali piegati e abbattuti dalla furia del maltempo sono ancora lì «dopo un anno, scandaloso». Dicono di sentirsi abbandonati, perché tutte le segnalazioni rimbalzano nel nulla.
«Paghiamo le tasse – rimarcano – Chiediamo sicurezza per le famiglie e il decoro. L’Amministrazione non può voltarsi dall’altra parte».