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L'episodio a Lissone
Raid vandalico: decine di auto distrutte e gomme tagliate
Molte le macchine danneggiate da ignoti nel parcheggio tra via Di Vittorio e via Conti
Raid vandalico a Lissone: nel mirino le automobili del residenti di via Di Vittorio e di via Conti.
Raid vandalico a Lissone
Decine di vetri distrutti. Decine di gomme sapientemente tagliate e bucate. Monta la rabbia tra i residenti delle palazzine di via Di Vittorio che si affacciano sul parcheggio all’angolo con via Conti, nel rione Cruseta e a due passi dal nuovo palazzetto dello sport.
Nella notte tra mercoledì e giovedì, infatti, una banda di vandali e di balordi ha pensato bene di armarsi di spranghe e taglierini e di prendersela con le tante auto regolarmente posteggiate nella zona di sosta.
"Un disastro, serve più sicurezza"
Sono stati gli stessi residenti, imbufaliti, a segnalare la vicenda. Scontata la rabbia per i danni subiti.
E’ un disastro, era già capitato in passato ma mai con così tante auto colpite tutte insieme - ha spiegato il lissonese Luca Valente, che abita nel condominio, contattando direttamente la redazione del Giornale di Monza - E’ una cosa inaccettabile, qui ormai non si vive più.
Il lissonese, e con lui tante altre famiglie «colpite» dal raid vandalico, ha deciso di non stare più in silenzio. Scontata la denuncia ai Carabinieri di Lissone che già giovedì mattina si sono recati sul luogo per tutti i rilievi del caso.
Illuminazione ko
Valente, che già in passato aveva sollevato proprio dalle colonne del nostro giornale i problemi dell’isolato residenziale intorno al nuovo palazzetto dello sport, ha anche lamentato la mancanza di illuminazione nella zona.
Sono mesi che segnaliamo che molti lampioni e pali della luce non funzionano, questo genera insicurezza - ha spiegato - Ho incontrato più volte qualche assessore ma ancora nulla è stato fatto.
Effettivamente, soprattutto nelle ore serali e notturne, via Di Vittorio risulta particolarmente buia sia per l’assenza di lampioni sia perchè i pochi funzionanti (lungo il rettilineo tra via Buonarroti e viale Martiri della libertà) sono di vecchia generazione e non illuminano «a sufficienza».
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