Arrestato a Lissone

Rapina al minimarket, scattano le manette

Il 40enne a novembre aveva preso di mira un negozio, identificato da una pattuglia mentre si trova in via Garibaldi

Rapina al minimarket, scattano le manette
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Rapina un minimarket di Lissone. Scattano le manette nei confronti di un 40enne.

Rapina a Lissone

Il 17 febbraio i Carabinieri di Lissone, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale di Monza su richiesta della Procura della Repubblica, hanno arrestato un 40enne originario di Milano, senza fissa dimora e già noto alle Forze dell’ordine.

L'uomo risulta gravemente indiziato di essere l’autore di una rapina consumata lo scorso autunno sempre in città.

Il fatto in un minimarket

I fatti risalgono al tardo pomeriggio del 16 novembre 2023, quando l'uomo, entrato in un mini market di Lissone, anziché acquistare merce, si era rivolto direttamente al titolare, impegnato dietro al bancone a servire i clienti, intimandogli la consegna di denaro.

A fronte dell’iniziale indugio della vittima, il malvivente le aveva dapprima sferrato alcuni pugni al volto, e successivamente l’aveva colpita con una bottiglia prelevata da uno scaffale, procurandole una ferita lacero contusa al capo. Infine, aveva prelevato i contanti presenti in cassa e si era dato alla fuga per le vie del paese.

Le indagini dei Carabinieri

I Carabinieri di Lissone - intervenuti poco dopo sul luogo del fatto - grazie alle testimonianze fornite dai presenti e alla visione delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza, hanno successivamente identificato il presunto autore del reato e lo hanno denunciato all’Autorità giudiziaria.

La misura restrittiva - sebbene emessa da tempo - è stata eseguita nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, quando una pattuglia del Comando di via 25 Aprile (in servizio di controllo del territorio per le vie della città) ha notato il ricercato in via Garibaldi e lo ha arrestato.

Al termine delle formalità di rito, l’indagato, che è da ritenersi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna, è stato associato alla Casa circondariale di Monza.

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