Rapina in gelateria pugni in testa al titolare

Due uomini armati di pistola sono scappati con un bottino di migliaia di euro. Tanti messaggi di solidarietà dei varedesi.

Rapina in gelateria pugni in testa al titolare
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Rapina in gelateria pugni in testa al titolare. Due uomini armati di pistola sono scappati con un bottino di migliaia di euro. Tanti messaggi di solidarietà dei varedesi

Rapina in gelateria

Rapina nella notte tra sabato e domenica alla Gelateria del Sole di via Brianza, alla Valera di Varedo. Intorno all’1,30 due uomini, armati di pistola e con il volto coperto, si sono introdotti nel locale riuscendo a sottrarre un sostanzioso bottino. "Avevamo chiuso le saracinesche e la parte esterna, io e mia mamma eravamo nel laboratorio, stavamo per spegnere le ultime luci prima di andarcene a casa quando ho sentito un rumore - ha raccontato il titolare, Marco Iirillo - ho guardato da una finestrella con specchio e ho visto due persone in sala".

Pugni in testa al titolare

Gli uomini armati si sono allora diretti verso la pedana rialzata dietro al bancone e sono entrati in laboratorio. Il titolare e la madre se li sono trovati a un metro di distanza. "Ci hanno fatto sdraiare a terra dicendoci di tenere la testa bassa - continua Iirillo nel suo racconto - io però volevo vederli, ma uno di loro ha iniziato a darmi dei pugni in testa per farmela abbassare".

L'assalto è durato sei minuti

In sei minuti i due rapinatori hanno rubato l’incasso della giornata, fatto il pieno di gratta e vinci e sigarette. Un bottino ricco, di diverse migliaia di euro. Una volta fuggiti i due furfanti, Marco e la madre hanno chiamato i carabinieri, poi si sono recati al Pronto soccorso per accertamenti.

La solidarietà dei varedesi

Sono stati minuti terribili, ma Iirillo non si è fatto abbattere, anzi, l’indomani era già in gelateria per continuare a svolgere con passione il lavoro che tanto ama. E non sono mancati gli attestati di affetto e solidarietà da parte dei varedesi. "Ho ricevuto tantissime visite e telefonate di persone che mi chiedevano come stavo - ha ricordato emozionato Marco - Tutto questo affetto mi fa davvero piacere, mi incoraggia e stimola a continuare sempre meglio. Non posso negare che soprattutto nelle ore serali il pensiero va a quanto successo, ma io continuo a fare ciò che amo, sempre attenti alla qualità e all’innovazione".

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