Rapinato in strada: via il borsello con dentro 1.300 euro
Un 76enne di Binzago è stato preso di mira da un balordo che gli ha spruzzato negli occhi spray urticante.
Mattinata da dimenticare, nei giorni scorsi, per Pier Angelo Motta. Il 76enne di Cesano Maderno, mentre camminava a poche decine di metri da casa, intorno alle 7.10, con l’inseparabile bastone, è stato preso di mira da un rapinatore che gli ha spruzzato negli occhi spray urticante e gli ha sottratto il borsello che portava a tracolla.
Rapinato in strada: via il borsello con 1.300 euro
Dentro, 1.300 euro in contanti, un libretto degli assegni, documenti, tessere associative e "la fotografia di mia moglie che è morta il 16 luglio di tre anni fa: è la cosa che mi spiace avere perso più di tutte".
E’ successo in un attimo, in via Romagnosi, a Binzago. In un istante uno sconosciuto, all’apparenza un ventenne o poco più, con indosso una felpa nera con cappuccio e occhiali da sole, lo ha raggiunto alle spalle e, con un gesto repentino, gli ha spruzzato negli occhi dello spray urticante al peperoncino.
La chiamata ai soccorsi e la visita in ospedale
Il rapinatore ha fatto perdere le sue tracce, molto probabilmente salendo a bordo di un’auto parcheggiata lì vicino. Motta è stato soccorso da un operatore ecologico in servizio e accompagnato in un bar del quartiere da cui è partita la telefonata al 112. Subito sul posto un’ambulanza e i Carabinieri della Tenenza cittadina.
Mentre i soccorritori si prendevano cura del malcapitato, trasportato poi al Pronto soccorso dell’ospedale di Desio per gli accertamenti del caso, i militari hanno acquisito le informazioni sull’accaduto e si sono messi sulle tracce del balordo.
Il vigilante vittima di un rapinatore
Da "vigilante" anti borseggiatori a vittima. Non gli è bastato il fiuto con cui da anni, al venerdì mattina, al mercato di piazza Facchetti, smaschera i borseggiatori in azione tra le bancarelle.
Ad essere derubato del borsello con dentro denaro in contanti ed effetti personali questa volta è stato proprio lui. "Nel borsello c’era anche la tessera della Guardia nazionale padana: ero vicepresidente nella Bergamasca. Mi spiace averla persa" racconta.