Sono in carcere

Rapinatori seriali incastrati dal dna: erano specializzati nei colpi nelle abitazioni

Le indagini della Polizia di Stato erano partire da un'intrusione a Monza

Rapinatori seriali incastrati dal dna: erano specializzati nei colpi nelle abitazioni
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A incastrarli sono state le tracce di dna rinvenute nel paraorecchie che uno dei due aveva perso durante la fuga.

Ladri seriali incastrati dal dna

Nella mattinata di lunedì, il 17 aprile 2023, la Squadra Mobile della Questura di Monza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Monza a carico di due cittadini georgiani di 37 e 38 anni, entrambi senza fissa dimora, specializzati in rapine e furti in abitazione.
Una ventina i colpi messi a segno tra la Lombardia e Veneto per oltre 100mila euro di refurtiva tra denaro contante, monili in oro e gioielli.

La rapina a Monza

I complici sono indagati, in concorso tra loro e con una connazionale denunciata in stato di libertà, della rapina commessa a Monza nella serata del 9 marzo 2022 e di una serie di furti in appartamento commessi nelle province di Varese, Cremona, Mantova, Venezia, Vicenza, Treviso e Padova.

La perdita del paraorecchie

Le indagini della Squadra Mobile della Questura di via Montevecchia avevano preso il via proprio dalla rapina avvenuta a Monza la sera del 9 marzo 2022. I due si erano introdotti in un appartamento di via Reina. All'interno, tuttavia, c'era il proprietario. Nella fuga erano stati intercettati lungo le scale del condominio da un poliziotto in pensione. Ne era nata una colluttazione in seguito alla quale i due erano riusciti a scappare con la refurtiva.

Il sopralluogo

Durante il sopralluogo  i poliziotti avevano rinvenuto un paraorecchie e un cappellino abbandonati dai rapinatori durante la fuga. Avevano poi visionato le immagini a circuito chiuso delle telecamere lungo le vie di avvicinamento e fuga dei rapinatori.

L'identificazione dei rapinatori

Gli approfondimenti investigativi avevano consentito ai poliziotti di risalire ai due cittadini georgiani, di fatto senza dimora e gravitanti su Bari, particolarmente attivi nei furti in appartamenti e specializzati in questo tipo di reati tanto da appurare come spesso scattassero fotografie durante i sopralluoghi nei condomini dove poi commettevano i furti.

Il profilo del dna

Nel contempo erano stati attivati gli esperti della Polizia Scientifica per la Lombardia che avevano trovato concordanza tra il profilo di dna di uno dei due sospettati con quello estratto dalle tracce biologiche repertate sul paraorecchie sequestrato sul luogo della rapina in abitazione a Monza.

Almeno 20 i colpi

Ulteriori accertamenti avevano consentito di evidenziare l’area in cui avevano agito. Un'area estesissima che corrispondeva a diverse province di Lombardia e Veneto. Gli investigatori della  Squadra Mobile, dopo aver decifrato il contenuto di alcune chat scritte in lingua georgiana, avevano i luoghi individuati con i tabulati telefonici degli indagati, riuscendo così ad appurare la corrispondenza delle date di colpi con tutte le denunce sporte dalle vittime.

Ecco dove hanno agito

Ne era risultato un lungo elenco di 20 furti in abitazione accertati e contestati agli indagati:

Tra gennaio e febbraio del 2022 avevano colpito a Mogliano Veneto (TV): in due distinte occasioni, avevano forzato la porta finestra e la porta di ingresso di due abitazioni impossessandosi di monili in oro, due orologi da donna nel primo caso e di vari elettrodomestici e quadri nel secondo caso.

Via gioielli e denaro

A Scorzè (VE), forzando una porta finestra o la porta di ingresso, si erano introdotti in quattro abitazioni rubando monili in oro e denaro contante pari a 200 euro nel primo caso, denaro contante pari a 1.000 euro nel secondo caso, gioielli in oro e 150 euro in contanti nel terzo episodio e vari gioielli in oro nel quarto caso.

Sempre a inizio 2022 avevano agito anche a Mirano (VE): in quattro distinte occasioni, dopo aver forzato la porta finestra o la porta di ingresso, si introducevano negli appartenenti rubando denaro contante per 1.200 euro e un paio di orecchini in oro nel primo caso; una medaglia in oro nel secondo; una collana in argento ed un orologio da uomo nel terzo; vari monili in oro del valore di oltre 50mila euro nel quarto caso.

Rubati orologi e bracciali

A febbraio 2022 a Thiene (VI), in tre diverse occasioni, si introducevano in tre diverse abitazioni forzando una porta finestra o la porta di ingresso sottraendo vari monili in oro, due tablet ed un telefono cellulare per un valore complessivo di 12.500 euro nel primo caso; tre orologi, sei bracciali e denaro contante pari ad 100 euro nel secondo caso ed una catenina in oro giallo nel terzo caso.

Computer e contanti

Tre i colpi anche a Bassano del Grappa (VI): in tre diversi episodi dopo aver forzato la porta di ingresso o introducendosi dalla finestra di altrettante abitazioni si erano impossessati di un vaso pregiato del valore di 2mila euro nel primo caso, di un computer nel secondo e di denaro contante per 500 euro nel terzo.

Derubata anche un'anziana

A Padova, si erano introdotti in un'abitazione asportando vari gioielli in oro e denaro contante pari a 300 euro, mentre a Gallarate (VA), dopo aver forzato la porta di ingresso, si erano introdotti nell’appartamento di un'anziana signora asportandone vari gioielli in oro e argento.

A Crema (CR), infine, si erano resi responsabili di un furto in appartamento con sottrazione di gioielli, monili in oro e somma contante  500 euro.
A uno dei due indagati in stato di arresto, viene inoltre contestata la ricettazione dei beni trafugati presso terzi soggetti o presso esercizi “compro oro” di varie province tra cui Mantova.

Sono in carcere

All'esito delle indagini della Squadra Mobile, la Procura della Repubblica di Monza ha chiesto e ottenuto dal gip l’emissione delle misure restrittive in carcere, fondate, oltre che sul numero degli episodi contestati e sulla rilevante gravità del danno patrimoniale, stimabile in almeno 100mila euro, sull’elevato pericolo di reiterazione del reato, essendo entrambi gli arrestati, già gravati da numerosi precedenti penali per numerosi reati contro il patrimonio tipo furti in abitazione.

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