Rapinò la consigliera, condannato a quattro anni e mezzo
La sentenza del gup Marco Formentin nei confronti di uno dei tre rapinatori cileni responsabili dell’assalto in casa ad Angela Galbiati.

Condannato a quattro anni e mezzo con il rito abbreviato uno dei tre rapinatori cileni responsabili dell’assalto in casa ad Angela Galbiati, consigliera comunale di Biassono aggredita nella sua abitazione.
Condannato a quattro anni e mezzo
L’uomo, 34enne cileno attualmente detenuto, era accusato di questa e di un’altra rapina ai danni di una vicina di casa di Galbiati (alle due donne è stato versato un risarcimento simbolico), oltre che di un episodio di furto. E' di mercoledì 23 aprile la sentenza del gup Marco Formentin. Secondo quanto emerso, il 34enne è fratello dell’altro imputato cileno 29enne, che nelle scorse settimane ha depositato istanza di patteggiamento a cinque anni di fronte a un altro giudice per l'udienza preliminare, che deciderà il prossimo mese di luglio. Un terzo imputato (tutti sono stati catturati in momenti diversi) risulta invece indagato a piede libero per lo stesso reato, e deve ancora definire la sua posizione giudiziaria.
Rapinata in casa
Erano stati momenti di angoscia quelli vissuti da Angela Galbiati, 69 anni, capogruppo in aula consigliare della lista di minoranza «Biassono Civica». Dormiva in camera quando, poco dopo mezzanotte, aveva percepito dei rumori, e in pochi istanti si era trovata nella stanza i ladri. Un uomo, con il volto travisato da un passamontagna e con i guanti, le si era materializzato davanti e le aveva tappato subito la bocca per non farla urlare. La donna aveva cercato a quel punto di divincolarsi, ma era stata immobilizzata con un cuscino premuto sul viso che le impediva di respirare. «Ho pensato che mi volesse soffocare, ho avuto paura», aveva raccontato Galbiati, volto molto conosciuto in paese per essere stata per oltre 40 anni dipendente del Comune in qualità di responsabile dell'ufficio Anagrafe. La 69enne consigliera era riuscita nuovamente a sbloccarsi e a urlare, per provare a richiamare l'attenzione del vicinato. Una vicina che era fuori a fumare, nella casa accanto, l'aveva sentita e aveva immediatamente chiamato i carabinieri che avevano arrestato nell’immediatezza del fatto il sudamericano.
Il servizio completo sarà pubblicato sul Giornale di Carate in edicola da martedì 29 aprile 2025.