Si è spenta a Giussano a soli 14 giorni dalla nascita Stella Verga, nata l’11 agosto. La piccola era affetta da una rara patologia genetica, che porta ad una limitata sopravvivenza. Nel 95% dei casi, la sopravvivenza è di un massimo di 30 giorni. Nonostante questa drammatica diagnosi, i genitori Sara Elli ed Elia Verga hanno voluto con tutte le loro forze e il loro amore, la loro piccola bimba.
Nata l’11 agosto, si è spenta il 25
Ha vissuto per soli 14 giorni, regalando emozioni ed amore alla sua famiglia, ma la sua prematura scomparsa non ha minimamente mai interrotto quel grande amore e quel legame che solo un figlio, al momento del suo arrivo, sa lasciare a mamma e papà. Stella è in Cielo, ma resterà sempre nel cuore e nella testa di Sara Elli, la mamma e di Elia Verga, il papà.
I genitori, l’hanno voluta sin da subito, nonostante sapessero già al quarto mese il destino che l’avrebbe attesa.
Affetta da una patologia genetica molto rara, la sua sopravvivenza sarebbe stata molto limitata. Nella migliore delle ipotesi, 30 giorni. Per la piccola Stella, però i giorni di vita sono stati ancor meno: è nata l’11 agosto e si è spenta il 25 agosto. Due settimane, durante le quali è stata coccolata e amata da mamma e papà dalla sorellina Margherita, dai nonni e dai parenti.
«E’ stato un dono enorme, nonostante tutto – ha subito commentato la mamma Sara – il nostro amore è stato incondizionato, sin da subito».
La diagnosi al quarto mese
La famiglia Verga, di Giussano, si è trovata davanti una scelta molto difficile da affrontare, ma il senso della vita, ha sin da subito avuto la meglio su ogni ragionamento e qualsiasi paura. Un amore davvero incondizionato.
«Nei primi mesi di gravidanza, al quarto mese, è stata riscontrata una patologia genetica rara – ha spiegato – facendo i test genetici è stato po confermato al quinto mese con la amniocentesi che la piccola avrebbe avuto una life limiting, ovvero una limitata sopravvivenza. La nostra bimba non avrebbe potuto vivere a lungo. Per questo tipo di patologia la sopravvivenza può arrivare, nel 95% dei casi, a 30 giorni; solo nell’1% all’anno di vita, ma nonostante questi dati e queste informazioni, abbiamo deciso di proseguire la gravidanza e far nascere Stella. L’abbiamo voluta e abbiamo voluto che nascesse. Avevamo già scelto di chiamarla Stella e quel nome si è rivelato poi profetico… è diventata una Stella che ora brilla in cielo».
La scelta d’amore della famiglia
Una scelta che la famiglia ha affrontato sempre con grande forza e consapevolezza, mossi dal grande amore verso la loro seconda figlia.
«C’è stata data la possibilità di interrompere la gravidanza, ma insieme a mio marito abbiamo deciso di proseguire, perchè era la nostra bambina – ha raccontato Sara Elli – riflettendo abbiamo capito che per noi l’amore è incondizionato. E volevamo Stella».
Il sostegno da parte di tutto lo staff medico
Decisioni difficili, per le quali la famiglia ha avuto anche un grande supporto da tutto il personale medico del San Gerardo, dove Stella è nata.
«Sono stati tutti davvero molto attenti, ci hanno dato umanità e dimostrato partecipazione. Hanno saputo rispettare le nostre decisioni, senza mai giudicare, non sempre avviene tutto ciò negli ospedali, ma al San Gerardo hanno saputo veramente sostenerci e ci hanno permesso di affrontare questo delicato momento con empatia e professionalità – ha precisato Sara – ci tengo a ringraziare tutto il personale medico, infermieristico e il cappellano don Gabriele; abbiamo ricevuto supporto medico e psicologico per tutta la gravidanza e anche successivamente».
«Eravamo preparati, ma la verità è che non si è mai preparati alla morte»
La famiglia è stata seguita con particolare cura e attenzione durante tutta la gravidanza e sono stati preparati a quanto sarebbe poi successo a Stella: «Eravamo preparati, ma la verità è che non si è mai preparati alla morte. Quel momento è stato molto doloroso, ma rifarei tutto quello che ho fatto, nonostante la fatica fisica e mentale. La nascita e la vita seppur breve di Stella, ha significato tanto per tante persone, è stata degna di essere vissuta».
Attorno alla famiglia Verga, si sono stretti tutti i nonni, gli zii, i cugini ma anche tanti amici e conoscenti, e soprattutto in questi giorni l’affetto e la vicinanza sono stati ancor più forti.
Giovedì mattina, in basilica a Giussano, c’è stato l’ultimo saluto alla piccola Stella, una cerimonia commossa e partecipata che ha toccato i cuori di tanti presenti. La bimba è stata poi portata, per la sepoltura, al campo dei bambini a Robbiano.