Estate in oratorio?

I sacerdoti del Decanato di Vimercate: "Quest'anno niente oratorio estivo"

Ecco alcune indicazioni da parte dei sacerdoti delle parrocchie che compongono il Decanato di Vimercate

I sacerdoti del Decanato di Vimercate: "Quest'anno niente oratorio estivo"
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I sacerdoti del Decanato di Vimercate abbandonano definitivamente ogni speranza di poter organizzare l'oratorio estivo nelle prossime settimane. Ad annunciarlo, attraverso una lettera indirizzata ai loro parrocchiani,  sono stati i sacerdoti delle parrocchie che compongono il Decanato di Vimercate.

Loro sono i parroci (oltre al decano don Mirko Bellora anche don Giandomenico Colombo, don Valerio Fratus, don Antonio Longoni, don Adelio Molteni, don Angelo Puricelli, don Mauro Radice, don Stefano Strada) e i sacerdoti incaricati degli oratori (don Gabriele Villa,  don Paolo Alberti, don Andrea Bianchi, don Davide Cardinale, don Cristiano Castelli, don Luca Civardi, don Riccardo Fumagalli, don Christian Giana e don Simone Zappa)

La lettera

I sacerdoti hanno controfirmato una lettera scritta dall'Arcivescovo di Milano Mario Delpini, con l'intento di fare chiarezza su cosa potranno proporre gli oratori per i piccoli.

"Che cosa faremo quest’estate con i ragazzi? - hanno scritto i sacerdoti -  Le parrocchie e gli oratori del Decanato di Vimercate, da tempo e in dialogo con le istituzioni pubbliche, si stanno interrogando sulla situazione determinata dalla pandemia e dalle norme stabilite dalle autorità competenti per affrontare la ripresa delle attività oratoriane in modo sicuro e ragionevole".

"Non sono ancora definite  le linee guida della Regione"

"Quanto all’estate noi dobbiamo attendere le indicazioni delle autorità competenti: è inutile speculare e moltiplicare dichiarazioni, obiezioni e propositi, se non sono ancora definite e pubblicate le linee guida da applicare in Regione. A me sembra che due punti siano acquisiti.
Il primo è che noi quest’anno non possiamo organizzare l’oratorio estivo. Non ci sono le condizioni per fare quello che abbiamo sempre fatto con tanta partecipazione dei ragazzi e gratitudine delle famiglie.
Il secondo è che noi non possiamo trascurare i ragazzi e gli adolescenti e far mancare a loro una proposta educativa di vita condivisa, di fede praticata, di giorni sereni. Si tratta di una sollecitudine per la formazione umana e cristiana delle giovani generazioni e non solo di un servizio sociale, che per altro non sarebbe estraneo alla pratica della carità della comunità cristiana".

"Cosa possiamo fare?"

"Se non possiamo proporre l’oratorio estivo e non possiamo trascurare i ragazzi e gli adolescenti, che cosa dobbiamo fare? Io credo che dobbiamo raccogliere la sfida di inventare qualche cosa di inedito perché inediti sono la situazione e i vincoli che, presumibilmente, saranno posti dalle competenti autorità. Qualche cosa di inedito: creato non dal singolo prete, ma dalla comunità cristiana, leggendo il territorio, le risorse disponibili e le condizioni da curare perché non ci siano trasgressioni delle normative. Qualche cosa di inedito: che sia costruito con alleanza con altre istituzioni e risorse disponibili sul territorio. Qualche cosa di inedito: che non si esponga temerariamente a responsabilità ma che non si lasci bloccare da infondati timori. Qualche cosa di inedito. Noi ne siamo capaci".

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