Le indagini

Recuperato e restituito un affresco rubato dal camposanto

L'affresco del Quattrocento era stato trafugato durante la Seconda Guerra mondiale. L'indagine dei Carabinieri monzesi partita nel 2020

Recuperato e restituito un affresco rubato dal camposanto
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Era stato rubato dal camposanto di Pisa durante la Seconda Guerra mondiale: e ora, dopo settant'anni, è stato restituito grazie all'indagine del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza

La restituzione dell'affresco rubato dal camposanto di Pisa

Uno strappo di affresco rinascimentale dell’artista Benozzo Gozzoli  (1421-1497) è stato restituito oggi, 11 giugno 2021, a Pierfrancesco Pacini, presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, dal maggiore Francesco Provenza, comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Monza. La riconsegna è avvenuta in piazza del Duomo a Pisa, nel camposanto dell’Opera della
Primaziale Pisana al termine di indagini avviate nel 2020. L’affresco è stato individuato nell’ambito di una più ampia attività investigativa condotta dai militari monzesi finalizzata al contrasto del traffico illecito internazionale di beni archeologici, che ha portato al sequestro dei preziosi reperti.

La storia dell'affresco

Le indagini hanno permesso di verificare che il bene, non presente nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo, sarebbe stato trafugato nel 1944, durante la Seconda Guerra mondiale, verosimilmente durante i lavori di ristrutturazione del camposanto di Pisa conseguenti al bombardamento del 27 luglio 1944 operato dall’aviazione americana. Esportato illecitamente, era stato acquistato da un cittadino lombardo presso un antiquario inglese negli anni Novanta.
Attraverso la collaborazione con i funzionari archeologi della Direzione dell’ente pisano e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, è stato possibile stabilire che gli affreschi provenivano dal camposanto, dove, da maggio
2000, è sepolto, per sua espressa volontà, Deane Keller, capitano della V Armata statunitense, appartenente ai Monuments Men, che il 2
settembre 1944 entrò a Pisa con il fondamentale compito di censire i danni subiti da monumenti e opere d'arte, tra cui il camposanto e il Battistero.
Il recupero del manufatto rinascimentale si inserisce nella stessa attività investigativa che il 18 maggio 2021, a Castellammare di Stabia (NA), ha consentito la restituzione di tre strappi di affresco al Parco Archeologico di Pompei.

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