Indagine

Reddito di cittadinanza, i carabinieri denunciano 30 truffatori

Hanno percepito illecitamente oltre 200mila euro. L'indagine dei militari della Compagnia di Monza

Reddito di cittadinanza, i carabinieri denunciano 30 truffatori
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La piaga della truffa sul Reddito di cittadinanza non ha risparmiato neppure la Brianza: i Carabinieri della Compagnia di Monza, infatti, hanno denunciato trenta truffatori che hanno percepito illecitamente oltre 200mila euro

Truffatori in azione per percepire il Reddito di cittadinanza

I Carabinieri della Compagnia di Monza, nel corso dei controlli mirati ad accertare la reale esistenza dei requisiti richiesti per percepire il Reddito di cittadinanza, hanno controllato, dallo scorso settembre, oltre 300 individui residenti a Monza, scoprendo che 30 di loro lo percepivano abusivamente. Per svelare la truffa i militari hanno svolto una serie di indagini patrimoniali sui redditi dei percettori e dei loro nuclei familiari, oltre ad ulteriori approfondimenti su altri requisiti richiesti per ottenere il sussidio quali la cittadinanza, il soggiorno, certificati dei carichi pendenti e condanne, incrociando tutti i dati con la documentazione fortnita dall'Inps di Monza

E dall'incrocio sono emerse molteplici irregolarità, attuate da trenta persone per alterare la propria posizione economia al fine di poter chiedere e ottenere il sussidio

Gli artifici messi in campo

Tra le violazioni attuate, le falsificazioni sulla composizione del nucleo familiare, con casi in cui genitori dichiaravano (falsamente) figli a carico oppure "dimenticanze" circa i redditi percepiti dai congiunti, in modo da alterare i parametri Isee. E non mancavano le dichiarazioni di nullatenenza quando, in realtà, gli indagati possedevano beni durevoli e anche immobili. E' stato anche scoperto un intero nucleo familiare i cui componenti percepivano il Reddito di cittadinanza, anche se possedeva immobili, alcuni fuori Provincia, e non sono mancati i casi di cittadini stranieri che dichiaravano di essere in Italia da almeno 10 anni, quando in realtà erano arrivati nel nostro Paese da qualche mese

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