Tribunale

Relazione con la studentessa 16enne: chiesti tre anni per il prof

Il reato contestato è quello di atti sessuali con minore «con abuso derivante dalla propria posizione»

Relazione con la studentessa 16enne: chiesti tre anni per il prof
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Lui, facendo spontanee dichiarazioni davanti ai giudici, ha ribadito che, in quella relazione con una sua alunna minorenne, ci ha messo solo «sentimento», e che le vuole «ancora bene», pur consapevole del fatto che non la avrebbe vista «mai più».

Relazione con la studentessa 16enne

Ma, per la pubblica accusa, quel legame tra un uomo oggi 65enne, ex docente di lettere presso un istituto tecnico di Lissone, e un’allieva all’epoca del fatto (era il 2019) sedicenne, rappresenta invece un reato, quello di atti sessuali con minore «con abuso derivante dalla propria posizione».

Chiesti tre anni per il prof

Per questo, il pm Francesca Gentilini ha chiesto nei giorni scorsi che l’uomo venga condannato alla pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione. La ragazza è costituita parte civile, con l’assistenza dell’avvocato Franco Mongiu. Il suo racconto è stato considerato «attendibile e coerente» da parte della rappresentante dell’accusa, secondo cui l’ex professore ha approfittato della fragilità della ragazza, che alle spalle ha una situazione personale e familiare molto difficile e che ha dovuto ripercorrere in aula la vicenda.

Incastrato da una foto

L’uomo, difeso dall’avvocato Simone Vismara, ha sempre negato di aver consumato «rapporti sessuali completi» con la studentessa (come contestato nel capo di imputazione), a differenza di quanto sostiene la giovane, la quale ha riferito di due incontri intimi. Tesi sostenuta anche dalla difesa durante l’arringa. Quello che l’imputato non ha mai potuto negare sono le effusioni scambiate nelle toilette della scuola, visto che un compagno di studi della ragazza, a giugno 2019, li aveva sorpresi e fotografati mentre si baciavano. Foto che era finita negli uffici della dirigenza, e che aveva fatto partire l’indagine.

Fu licenziato dalla scuola

Oltre ai guai giudiziari, la vicenda era costata all’uomo il posto di lavoro, visto che è stato sospeso e licenziato. Decisione contro la quale non aveva fatto appello perché, sempre da quanto riferito dalla difesa, gli conveniva «beneficiare della cosiddetta quota 100 e andare in pensione». Dopo la segnalazione della scuola alle Autorità, la ragazza era stata sentita dai Carabinieri, dicendo solo di provare «stima» per quell’uomo, e «dispiacere» per il fatto che fosse sposato. Pochi giorni dopo, aveva cambiato versione. Il docente ha sempre dichiarato che tra la loro fosse esistita una vera «storia d’amore». Sentenza attesa a novembre.

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