Residenti e commercianti: "Non scavate sotto la piazza, salviamo i parcheggi"
Dopo lo sblocco del "cantiere infinito" in piazza Garibaldi, ora l'attenzione si sposta sul futuro dell'area nel cuore della città
A Lissone, dopo lo sblocco della vicenda legata al cantiere infinito di piazza Garibaldi, residenti e commercianti chiedono di mantenere i posteggi a raso.
L'appello di residenti e commercianti
L’appello è forte e chiaro: «Non scavate la piazza e, soprattutto, lasciate tutti i parcheggi che sono previsti». Non hanno usato mezzi termini i commercianti e i residenti di piazza Garibaldi che l'altra settimana hanno protocollato una petizione, chiedendo un incontro al sindaco Concetta Monguzzi e all’assessore all’Urbanistica Antonio Erba, per discutere del futuro della zona.
Il mese scorso, proprio dalle colonne del nostro giornale, l’assessore Erba aveva confermato l’aggiudicazione dell’asta del «cantiere infinito» all’angolo tra la piazza e via Baldironi.
Una notizia certamente positiva che, alla luce degli anni di stop ai lavori, servirà a mettere fine a una situazione certamente annosa e difficile.
Noi chiediamo di non danneggiare la collettività e soprattutto di trovare una alternativa allo scavo della piazza - hanno spiegato nella missiva i rappresentanti Cheabel Mariani, titolare dell’edicola, Roberto Viganò della panetteria e Mariolina Pagani dell’omonima ferramenta, firmatari della missiva - Piazza Garibaldi risulta a tutti gli effetti una piazza di servizio urbano e per questo chiediamo che non venga arrecato un danno economico al commercio e alla viabilità.
"Salvate i parcheggi"
Infatti, stando al vecchio piano urbanistico che insiste sull’area, all’appello mancherebbe ancora la realizzazione dei parcheggi e dei box sotterranei del nuovo condominio all’angolo con via Baldironi. Stalli che, inizialmente, erano previsti proprio al di sotto della stessa piazza.
Nel maggio del 2019, insieme al compianto Alfredo Viganò (ex assessore all’Urbanistica anche a Monza, Ndr) avevamo incontrato l’Amministrazione - si legge nella lettera indirizzata agli uffici - Si era ribadita la volontà di rivedere il progetto sotto il profilo generale e in particolare la volontà di lasciare i posti auto presenti.
La principale preoccupazione di utenti, residenti e negozianti, infatti, è che la realizzazione delle rimesse interrate - con il conseguente scavo della piazza e la cancellazione dei parcheggi in superficie - possa dare il colpo di grazia a una situazione economica già particolarmente difficile.
Di fatto tutti i 27 posti auto sugli stalli blu sono assolutamente essenziali per i commercianti della piazza e delle zone intorno - hanno sottolineato - Sono un servizio anche per chi si deve fermare per un tempo limitato a prendere il pane o a comprare il giornale.
Nei mesi scorsi alcuni stalli, soprattutto quelli che corrono lungo il porticato all’angolo con via Garibaldi, sono stati infatti tolti per permettere la creazione della nuova fermata dell’autobus della linea Monza-Cantù. Ora residenti e commercianti sperano che l’Amministrazione e i nuovi proprietari dell’immobile cambino radicalmente il progetto per evitare disagi e ulteriori lungaggini burocratiche.
I commercianti “sopravvissuti” in questo momento di crisi generalizzata non si possono permettere una chiusura della piazza creando dei disagi per un lungo periodo - hanno concluso - Speriamo che non si ricommettano gli errori fatti in passato su piazza Libertà.
Dal canto suo l’assessore all’Urbanistica Antonio Erba, nei mesi scorsi, aveva già confermato l’intenzione dell’Amministrazione di sistemare la piazza, mantenendo comunque gli stalli dopo una revisione generale del progetto. E questo accogliendo, seppur in linea di principio, le richieste dei firmatari.
(in copertina come appare oggi piazza Garibaldi nel centro di Lissone)
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