Revocati i domiciliari al gommista di Giussano coinvolto nell'inchiesta "Grisù"
Martino Longoni, titolare di un’azienda specializzata nel ricambio gomme, è tornato a piede libero ma resta comunque coinvolto nell’inchiesta sulla presunta corruzione al funzionario dei vigili del fuoco Enrico Vergani
Revocati gli arresti domiciliari a Martino Longoni, 54enne di Giussano titolare di un’azienda specializzata nel ricambio gomme, tornato a piede libero, ma comunque coinvolto nell’inchiesta sulla presunta corruzione al funzionario dei vigili del fuoco Enrico Vergani, addetto all’ufficio acquisti del Comando provinciale di Monza, finito in carcere come l’imprenditore bresciano Sergio Fortini. Quest’ultimo, assistitito dagli avvocati Manuela Cacciuttolo e Luigi Frattini, secondo quanto appreso martedì 12 dicembre, ha ottenuto però un alleggerimento della misura, passando dal carcere agli arresti domiciliari.
Revocati i domiciliari al gommista di Giussano coinvolto nell'inchiesta "Grisù"
Longoni, in occasione dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Andrea Giudici, firmatario dell’ordinanza, ha risposto alle domande del magistrato, che ha accolto la richiesta di revoca della misura avanzata dal legale della difesa, l’avvocato Ivan Colciago.
“Ha chiarito la sua posizione, e sono venute a cadere le esigenze cautelari”, è il commento del difensore. Longoni, lo ricordiamo, è indagato perché avrebbe pagato tangenti a Vergani per aggiudicarsi contratti relativi alla sostituzione di pneumatici agli automezzi dei vigili del fuoco.
Resta indagata anche la moglie di Vergani, Mariangela Braggiato, 54 anni, posta ai domiciliari.
Sul numero del Giornale di Carate in edicola da oggi, martedì 12 dicembre, un ampio servizio dedicato all'inchiesta