Riapre il bar Califfo e finalmente si torna a lavorare

Dopo due settimane di sospensione a causa di attività di spaccio nel locale, si torna a lavorare. E compare un grosso cartello

Riapre il bar Califfo e finalmente si torna a lavorare
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Riapre Califfo, e finalmente si torna a lavorare.

Birone

Riapre Califfo, e finalmente si torna a lavorare. Dopo due settimane di stop, imposte dal Questore, il bar-trattoria Califfo, di proprietà di Italo Califfo,  ha riaperto i battenti,  questa mattina.  La chiusura dell'attività commerciale è giunta dopo  una serie di indagini portate a termine dagli agenti della Polizia di Stato,  durante le quali, in due occasioni è stato attenzionato un giussanese, cliente del locale, che spacciava droga. L'uomo, già ai domiciliari con l'accusa di furto aggravato (sarebbe uno dei responsabili del maxi colpo da 45 mila euro, in villa Reale) dovrà rispondere anche di spaccio.

Estranei ai fatti i proprietari, che però, in base ad una vecchia legge, hanno dovuto sospendere l'attività per 15 giorni.  Il provvedimento, che la famiglia ha contestato facendo ricorso, ha causato loro un danno di immagine, ma anche un danno economico. Questa mattina però, il grosso cartello posizionato sulle vetrine, è stata l'occasione per una sorta di riscatto pubblico.  "Finalmente siamo liberi di lavorare", hanno scritto a chiare lettere, vicino alla porta.

"Siamo contenti di poter riprendere il nostro lavoro, tanti clienti in questi giorni di chiusura forzata ci sono stati vicino chi con un messaggi, chi con una telefonate. In tanti oggi sono entrati per darci un in bocca al lupo e per dirci che erano dispiaciuti per l’accaduto:  erano  tutti dalla nostra parte", ha dichiarato Sara Califfo, figlia del proprietario

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