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Rimpatriato l'uomo che colpì un passante alla testa con un sasso

Allontanato anche un 30enne che girava con una calibro 38

Rimpatriato l'uomo che colpì un passante alla testa con un sasso
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Rimpatriato l'uomo che colpì un passante alla testa con un sasso.

Il rimpatrio

Nella giornata di martedì, il 3 ottobre, il Questore di Monza Marco Odorisio, ha disposto l’accompagnamento in frontiera di un cittadino libico nato nel 1996, irregolare sul territorio nazionale.

Colpì un passante con un sasso

Giunto in Italia nel 2020, era stato denunciato per lesioni aggravate: durante un controllo di polizia presso la Stazione Centrale di Milano, dove era stata segnalata una persona in stato di alterazione, gli operatori lo avevano trovato con una ferita alla mano. Dopo essere stato sottoposto alle cure del personale sanitario intervenuto sul posto, si era allontanato e improvvisamente aveva raccolto un sasso colpendo un passante alla testa.

Fu arrestato per rapina aggravata

Nel mese di aprile del 2020 era stato arrestato per rapina aggravata per aver rubato il telefono cellulare a una donna mentre passeggiava con la figlia di soli 5 anni, strappandoglielo di mano. La donna aveva bloccato  una volante della Polizia che tempestivamente aveva individuato il rapinatore, procedendo all’arresto, dopo aver restituito il telefono alla proprietaria.

Creò scompiglio in carcere

Sottoposto a custodia cautelare in carcere, era stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione che ha scontato inizialmente presso la Casa Circondariale di Pavia. Qui, ad agosto di quest’anno, insieme ad altri detenuti, si è reso responsabile dei reati di danneggiamento, danneggiamento seguito da incendio, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. A seguito di questi reati, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Monza.
L’Ufficio di Sorveglianza di Pavia, nel mese di settembre 2022, ha disposto l’espulsione dal territorio del cittadino libico come sanzione alternativa al carcere, per cui l’Ufficio Immigrazione della Questura ne ha organizzato il rimpatrio.

Riportato in Libia via Istanbul

Martedì l'uomo è stato accompagnato a Malpensa. I poliziotti, abilitati al servizio di scorte internazionali, in assenza di un volo diretto per Tripoli, lo hanno accompagnato fino a Istanbul, dove lo hanno affidato al funzionario diplomatico per il definitivo rimpatrio in Libia.

Rimpatriato anche un 30enne del Marocco

Nella giornata di ieri, mercoledì 4 ottobre, il Questore ha disposto l’accompagnamento in frontiera di un altro uomo, un cittadino marocchino nato nel 1993, irregolare sul territorio nazionale e dichiarato socialmente pericoloso.

Girava con una calibro 38

Sbarcato irregolarmente in Italia a febbraio del 2017 era riuscito ad attraversare l'Italia, arrivando in Lombardia dove  è stato condannato dal gip del Tribunale di Monza a 3 anni di reclusione e 600 euro di multa per aver detenuto una pistola calibro 38 Smith&Wesson con matricola abrasa, contenente quattro proiettili inseriti nel tamburo; in tale sentenza era stata disposta la sua espulsione dal territorio dello Stato come misura di sicurezza.

Dichiarato pericoloso

Nel 2021 era stato trattenuto al Cpr i Torino, dal quale però era stato dimesso, in quanto non compiutamente identificato. Nel 2022 l’Ufficio di Sorveglianza di Milano ha dichiarato non cessata la sua pericolosità sociale, tenuto conto della gravità del reato, visto che l’arma clandestinamente detenuta era pronta all’uso nell’ambito di un contesto delinquenziale di spaccio, del fatto che lo straniero si fosse reso irreperibile fornendo numerosi alias in occasione dei diversi controlli di polizia e della mancanza di elementi concretamente indicativi di una sua risocializzazione.

Imbarcato su un volo per Casablanca

Ne ha dunque disposto l'espulsione cui è stata data esecuzione ora dal Questore di Monza che ha incaricato il personale di accompagnarlo a Malpensa dove è stato fatto imbarcare su un volo della Royal Air Maroc diretto a Casablanca.
 

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