"Riportatemi l'orologio che mi avete rubato, era un ricordo del mio compagno Jarno"
L’accorato appello lanciato ai malviventi lanciato da Michela Coticone dopo il furto subito nei giorni scorsi nella sua casa di via Monti, a Lesmo
Quando i malviventi hanno rovistato nei cassetti e rovesciato tutto il loro contenuto sul letto matrimoniale e sul pavimento di casa, alla ricerca di gioielli da rubare, e hanno notato quel Rolex custodito in una scatoletta, avranno sicuramente sgranato gli occhi. Ma, di sicuro, non potevano sicuramente sapere che dietro a quell’orologio, in realtà, c’era una storia di dolore e lacrime.
Quel Rolex, infatti, era molto di più di un oggetto di lusso. Un bene al quale tutta la famiglia era particolarmente legata da questioni affettive. A tal punto che ora la vittima del furto, attraverso i social, il Giornale di Vimercate e Primamonza.it, ha voluto lanciare un accorato appello ai malviventi affinché lo restituiscano. Una storia che ha per protagonista la lesmese Michela Coticone, mamma di due figli di 10 e 12 anni.
"L'orologio era un ricordo del mio compagno morto nel 2017"
La donna, nel 2017, perse in circostanze tragiche il compagno Jarno Colombo. Quest’ultimo, allora 43enne, molto conosciuto anche a Biassono (dove è nato e cresciuto) e Macherio (dove ha frequentato le scuole elementari e medie e giocato nella locale squadra di calcio), venne stroncato da un infarto a bordo del suo furgone, mentre stava lavorando come corriere Sda.
Jarno e Michela abitavano da qualche tempo in una villetta di via Monti, a Lesmo, luogo del furto avvenuto nel tardo pomeriggio di due sabati fa.
Il furto
"Verso le 16 sono uscita per andare a comprare le ultime cose in vista della festa di compleanno di mio figlio che avevo organizzato il giorno successivo in oratorio - ha raccontato la donna che insegna in un plesso scolastico di Concorezzo, con le lacrime agli occhi e la voce rotta dall’emozione - Quando sono rientrata in casa ho trovato in bagno gli armadietti rovesciati. Inizialmente non ho pensato ai ladri, non volevo crederci. Credevo che avesse ceduto il mobiletto. Invece, quando sono entrata in camera da letto, ho visto tutti i cassetti aperti e ho subito notato che mancava il Rolex, che tra l’altro avevo nascosto nella mia biancheria intima. Quell’orologio, il cui valore stimato è di circa 10mila euro circa, in realtà ha un valore affettivo immenso. Era un regalo che aveva fatto mio suocero Renato Colombo, scomparso nel 2012, al mio compagno Jarno. Lo aveva acquistato grazie alla liquidazione che gli venne riconosciuta quando raggiunse la pensione. Da quando è mancato mio marito mi sono ripromessa che quell’orologio sarebbe dovuto diventare un simbolo, da trasmettere di generazione in generazione. Mio figlio Federico non ha mai conosciuto suo nonno e aveva due anni quando è scomparso il suo papà. Volevo che quel Rolex rappresentasse un ricordo per lui".
L'appello ai ladri
La donna ha voluto lanciare un accorato appello ai malviventi.
"Chissà mai che a qualcuno di loro arrivi questo messaggio e che possano ravvedersi - ha continuato la donna - Ho anche pubblicato un post sui Social per capire se qualcuno conosce, per sentito dire, qualche giro illecito di Rolex rubati in maniera da poter rintracciare l’orologio. Per me e i miei figli sarebbe davvero importante riuscire a recuperarlo. Chiunque avesse informazioni o volesse contattarmi in forma anonima lo può fare anche attraverso il mio indirizzo mail: michelacoticone@gmail.com".