Rissa sugli spalti durante la partita di pallone
La lite familiare degenera e un’anziana finisce in ospedale
Lite familiare degenera sugli spalti del campo da calcio, una donna e un’anziana finiscono in ospedale. Attimi di grande tensione domenica scorsa al Centro sportivo di via Piave a Busnago, dove sono anche intervenuti i Carabinieri per sedare una rissa e un’ambulanza per soccorrere due persone rimaste lievemente ferite.
Rissa sugli spalti durante la partita di pallone
Tutto è accaduto intorno alle 11 mentre in campo si disputava una partita del campionato giovanile. La vera bagarre, però, è scoppiata sulle tribune a causa di una lite familiare che è andata ben oltre il diverbio. Ad accendere la miccia sarebbero stati alcuni insulti nei confronti di una 49enne e della madre di 76 che, mentre assistevano alla partita, sono state prese di mira da un uomo e una donna legate alla stessa famiglia.
Da una ricostruzione dei fatti pare che ad accapigliarsi siano state inizialmente le due donne più giovani, cui sarebbe poi seguito l’intervento dell’uomo. Nella colluttazione entrambe le vittime sono rimaste ferite, ma ad avere la peggio è stata l’anziana, soccorsa in codice giallo da un’ambulanza intervenuta immediatamente sul posto e accompagnata all’ospedale di Vimercate. Al termine degli accertamenti, la 76enne è stata dimessa con qualche giorno di prognosi.
«E’ caduta e ha preso un colpo all’addome, ma vista l’età ci siamo preoccupati che potesse anche accusare un malore a causa del grande spavento - spiega un parente che ha denunciato l’accaduto - Sono stati attimi veramente di paura per i presenti, ma in generale è stato un episodio increscioso e vergognoso che peraltro è accaduto in un luogo pubblico in cui solitamente ci si diverte, davanti a tante altre famiglie e soprattutto anche ai ragazzi, che hanno assistito a uno spettacolo indegno».
L'arrivo dei Carabinieri
Al Centro sportivo sono intervenuti anche i Carabinieri per sedare la lite e per raccogliere le testimonianze dei presenti al fine di accertare eventuali responsabilità.
«Alle Forze dell’ordine abbiamo segnalato quanto accaduto perché purtroppo non è la prima volta che si verifica qualcosa del genere - prosegue il parente delle vittime - Questa faccenda deve finire. In tal senso ho chiesto anche appuntamento con la società perché si faccia qualcosa dopo che la mia famiglia è stata persino insultata e minacciata davanti ad altri genitori anche sulle chat della squadra».