"L'area va restituita ai cittadini"

Risse e spaccio: il comitato anti degrado incontra di nuovo il sindaco

I rappresentanti di Monza Mia chiedono la riqualifica della zona di via Artigianelli

Risse e spaccio: il comitato anti degrado incontra di nuovo il sindaco
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Un nuovo incontro con l’Amministrazione per ribadire le azioni da mettere in campo per contrastare il degrado nella zona dei giardini degli Artigianelli, tra le vie Manzoni, Manzoni, Gramsci e Campini, a pochi passi dal centro.

Risse e spaccio a due passi dal centro

I rappresentanti del Comitato Monza Mia sono stati ricevuti dal sindaco Paolo Pilotto (dopo un primo incontro in autunno) e dagli assessori al Governo del Territorio e alla Sicurezza Marco Lamperti e Ambrogio Moccia che hanno rivelato come sia in atto un primo studio per la riqualificazione della zona che è stato affidato all’Ufficio Giardini.

Il comitato incontra il sindaco

La Presidente del comitato Lucia Borrello ha sottolineato come occorra "attivare, attraverso la concertazione fra Comune e cittadinanza attiva, un processo di rigenerazione urbana, anche a basso costo, ma ad elevato contenuto sociale". Si tratta, ha proseguito, "di tutelare un vero e proprio ‘diritto alla città’ che include, non solo l’azione degli organi di polizia (Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale), ma anche l’esercizio di un ruolo attivo dei cittadini nel dare forma e significato all’ambiente urbano. Noi siamo qui per questo e desideriamo sensibilizzare l’Amministrazione comunale sulla necessità che la riqualificazione non sia solo estetica, ma abbia la capacità di far funzionare luoghi, attualmente in mano a bande di criminali, come vitali catalizzatori di cittadini per produrre un effetto durevole di riattivazione del tessuto urbano".

"Stop al degrado"

I rappresentanti del comitato, esasperati dai continui episodi di degrado che si verificano proprio sotto le loro finestre (risse, liti, ma anche cespugli e angoli utilizzati come toilette) chiedono la "rifunzionalizzazione sociale degli spazi favorendone la frequentazione da parte delle famiglie dei residenti e della cittadinanza, ma anche una diversa viabilità di via Gramsci, nel tratto diventato in strada senza uscita".

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