A Monza

Risse, rapine e lancio delle sedie: in piazza è allarme

Le baby gang hanno preso in ostaggio la zona di piazza Trento e Trieste

Risse, rapine e lancio delle sedie: in piazza è allarme
Pubblicato:

Bevono birra e poi buttano le bottiglie di vetro per terra quasi come fosse un gioco, orinano sul Monumento ai Caduti, quando non ci buttano addirittura le sedie sopra, senza nessun rispetto per la storia della città. E' allarme in piazza Trento e Trieste a Monza.

IMG-20230308-WA0016
Foto 1 di 3
IMG-20230308-WA0057
Foto 2 di 3
IMG-20230308-WA0056
Foto 3 di 3

Allarme in piazza Trento

Le baby gang che hanno preso in ostaggio la zona di piazza Trento e Trieste tra i portici e la biblioteca Ragazzi però non si limitano a vandalismi o atti contrari al decoro.
All’ordine del giorno ci sono anche risse, pestaggi e rapine ai danni dei coetanei che il più delle volte le vittime per paura non denunciano nemmeno. E purtroppo nonostante la maxi operazione della Polizia di Stato che ha identificato oltre venti ragazzi e ragazze, anche minorenni, alcuni dei quali con a carico gravi reati, la situazione a due settimane è tutt’altro che risolta.
Lo scorso weekend, sotto l’effetto di alcool e droghe, alcuni dei bulli della piazza hanno lanciano i tavolini di un bar e le sedie contro il Monumento, ma nelle foto scattate dai residenti ormai esasperati si vede anche che ci urinano sopra. C’è poi la spazzatura lasciata ovunque, sotto i portici e sugli scalini della biblioteca ragazzi su cui stazionano. I residenti hanno paura a rincasare passando di lì, i ragazzini evitano proprio di attraversare la piazza per evitare di incorrere in spiacevoli episodi e i commercianti sono esasperati. Se di giorno il disturbo è evidente, di sera o di notte, i ragazzi agiscono ancora più indisturbati.

Atti violenti e paura di denunciare

Per timore di ritorsione, però, nessuno parla.  «Troppa omertà». Non ha dubbi l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia nel commentare un problema che ben conosce e che sta cercando di fronteggiare. «Piazza Trento ci preoccupa da mesi, sappiamo dei ragazzi che aggrediscono i coetanei, ma c’è troppa omertà da parte delle vittime dei soprusi che non denunciano», ha spiegato Moccia.
E proprio ai genitori si è rivolto l’amministratore: «Bisogna denunciare! Se io sapessi che mio figlio è stato rapinato dell’orologio andrei subito dalle Forze dell’ordine, l’omertà significa permettere che venga aggredito anche il figlio di qualcun altro».
Eppure gli atti violenti sono all’ordine del giorno, come è accaduto il pomeriggio di mercoledì 8 febbraio, proprio sotto i portici, quando i membri dello stesso gruppo si sono picchiati. Un pestaggio in piena regola ripreso dalle telecamere di videosorveglianza della banca. Una volta identificati, i ragazzi con accuse già pendenti sono stati destinatari di misure di Prevenzione disposte dal Questore.  Tutte misure che però al momento non sembrano aver risolto il disagio, dal momento che appena tre giorni dopo, sempre lì nella piazza, c’era chi lanciava sedie e tavolini contro il Monumento ai caduti, come se nulla fosse successo.

La segnalazione di Longo

La segnalazione è arrivata dal consigliere comunale Massimiliano Longo (Forza Italia) che ha denunciato gli atti vandalici e di violenza che accadono proprio sotto il Comune.

«I bravi ragazzi ormai hanno il terrore di passare sotto i portici di piazza Trento, mi chiedo se il sindaco e l’assessore alla Sicurezza siano a conoscenza di questa banda che lancia bottiglie, che picchia i coetanei e del disagio che stanno generando nella piazza centrale di Monza».
«Urlano, bestemmiano e danno fastidio davanti alla Biblioteca dei Ragazzi, frequentata da famiglie con bambini, costringendo spesso le bibliotecarie a uscire per cercare di riportare la calma - ha continuato Longo - Sotto i portici impediscono il passaggio alle persone, reagiscono male se vengono ripresi e di certo hanno qualcosa da nascondere visto che scappano all’arrivo della Polizia. E’ indubbio però che creano anche un danno evidente alle attività commerciali che si affacciano sulla piazza. Insomma, la situazione è grave e deve essere fronteggiata».

 

Seguici sui nostri canali
Necrologie