Saccheggiata la primaria Rodari che ospita gli alunni gravemente disabili
Rubate tutte le strumentazioni digitali, "un gesto brutale e inumano".
Saccheggiata la primaria Rodari di Seregno che ospita gli alunni gravemente disabili. Ignoti hanno asportato tutti gli strumenti digitali di cui il plesso era dotato.
Saccheggiata la primaria Rodari, rubati tutti gli strumenti digitali
Il padiglione della scuola primaria Rodari di via Pacini che ospita i piccoli alunni gravemente disabili è stato brutalmente saccheggiato nella notte tra l’11 e il 12 gennaio. Noncuranti del sistema di allarme, ignoti si sono introdotti nello stabile attraverso una finestra che hanno prima divelto e hanno asportato tutti gli strumenti digitali portatili di cui il plesso era dotato. Tra questi, oltre ai pc che la scuola aveva acquistato all’inizio dell’anno scolastico e che aveva distribuito nelle cinque aule e negli uffici del plesso, anche ausili didattici personali che gli alunni avevano ricevuto in comodato d’uso dal Centro Territoriale di Supporto (Cts) della provincia di Monza.
Numerose le attestazioni di solidarietà
"Questi dispositivi rappresentano strumenti indispensabili di comunicazione per quegli alunni che, per patologie particolari, non riescono a stabilire interazioni significative con l’esterno se non attraverso la tecnologia e che, privati di questi, rischiano di rimanere ancora più isolati" afferma la dirigente scolastica, Fiorella Mancuso. Quando la notizia si è diffusa, numerose le attestazioni di solidarietà di tanti, in particolare l’Amministrazione comunale, con il sindaco, Alberto Rossi e gli assessori ai Servizi sociali, Laura Capelli, e alla Sicurezza, William Viganò, che si è resa immediatamente disponibili a ristorare la scuola per le perdite subite.
L'amarezza della dirigente
Le famiglie degli alunni, invece, si sono messe all’opera per cercare finanziamenti per supportare le spese necessarie a restituire agli allievi gli strumenti che sono stati sottratti, mentre gli ex alunni hanno manifestato il desiderio di contribuire con una donazione personale per aiutare quella che un tempo è stata la loro “casa”. "Tanta solidarietà è commovente e rinfranca l’anima - aggiunge la dirigente - Rimane, a farle da contrappeso, l’amarezza per la brutalità è l’inumanità con cui il gesto è stato perpetrato. La scuola è il custode del futuro. E’ “il granaio” in cui - nelle parole di Adriano della Yourcenar – “si ammassano le riserve contro l’inverno dello spirito”. Colpire in maniera gratuita il sistema che con passione, laboriosità e dedizione si affanna quotidianamente e a dispetto delle difficoltà per coltivare le future generazioni, è già di per sé deprecabile. Colpire al suo interno i soggetti più piccoli, deboli e indifesi, lo è ancora di più. E’ “l’inverno dello spirito” che vogliamo combattere, e la vostra solidarietà è la nostra forza. Grazie per la generosità e l’affetto con cui ci sostenente".