Salta la fusione Cem-Bea, Vimercate esulta

Il sindaco 5 Stelle Sartini rivendica il merito del risultato.

Salta la fusione Cem-Bea, Vimercate esulta
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Salta la fusione Cem-Bea, Vimercate esulta.  Esplode, però, una nuova polemica politica.

"Ci sono voluti tre anni, ma alla fine siamo riusciti a far capire alla maggioranza dei sindaci dell'assemblea di Cem quanto fosse scellerato il progetto di fusione con Bea".

Così oggi pomeriggio, venerdì,  in occasione di una conferenza stampa, il sindaco 5 Stelle di Vimercate (comune socio di Cem, società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti) Francesco Sartini ha commentato il voto espresso giovedì sera dall'assemblea dei sindaci dei Comuni soci che ha detto no, a maggioranza, alla prosecuzione dello studio per fondere Cem con la "gemella" Bea che fornisce servizi simili ai Comuni della parte Ovest della provincia di Monza e Brianza.

"Un grosso successo del Movimento"

Accanto a Sartini c'era anche il consigliere regionale pentastellato Gianmarco Corbetta che ha rivendicato al Movimento quello che ha definito "un grande successo".

Come noto, infatti, i 5 Stelle si sono detti da sempre contrari ad un progetto che, se portato a termine, avrebbe portato in dote alla nuova società frutto della fusione anche l'inceneritore di Desio. Un incubo secondo i pentastellati che vedono in generale i termovalorizzatori come il principale ostacolo sulla strada dei "rifiuti zero".

Durante la conferenza stampa, nel ripercorrere quanto accaduto dall'ottobre del 2014, quando fu avviato lo studio per la fusione,  a ieri sera Sartini ha rivendicato a sé gran parte dei meriti per il fallimento del progetto.

Lo stesso Sartini nel giugno del 2016, poco dopo essere stato eletto sindaco, aveva di fatto annunciato l'uscita da Vimercate da Cem in quanto contrario alla prosecuzione dello studio di fusione. Annuncio rispetto al quale ha poi fatto retromarcia.

L'aspetto ambientale

"Finalmente ieri la maggioranza dei sindaci ha preso atto di quanto il piano fosse inattuabile - ha spiegato ancora Sartini in conferenza stampa -  Innanzitutto dal punto di vista ambientale. Perché la politica di riduzione dei rifiuti, e in particolare della frazione secca portata avanti da Cem in questi anni, è in assoluto contrasto con l'acquisizione di un inceneritore.

Il conto economico

"E qui entra in gioco il secondo aspetto, quello  economico - ha aggiunto Corbetta - Numeri che capirebbe anche un bambino di quinta elementare. Il termovalorizzatore per portare vantaggi economici deve bruciare al massimo della sua capienza, che è di 90mila tonnellate all'anno. Numero che non potrebbe mai essere raggiunto con i soci Cem e Bea. Gli abitanti del bacino di Cem e Bea sono 730 mila. Se in tutti i Comuni venisse utilizzato il sacco rosso, come nelle previsioni future, la produzione di rifiuti indifferenziati destinati all'inceneritore di Desio sarebbe di 50 chili annui pro-capite. Che moltiplicati per 730mila abitanti, darebbero un risultato di 36.500 tonnellate, ossia un terzo dei rifiuti che servono all'inceneritore di Desio per lavorare a pieno regime. Operazione ancor più irragionevole alla luce dell'annuncio da parte di alcuni Comuni soci di Bea di voler procedere al conferimento della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti alla società Gelsia e non a Cem. Elemento questo che diminuirà  ulteriormente il conto totale dei rifiuti prodotti".

Il risvolto politico

Infine, secondo i 5 Stelle, ci sarebbe il terzo risolvo, quello politico.

"I numeri - ha aggiunto ancora Corbetta - fanno capire come la fusione fosse un progetto prettamente politico portato avanti dal Pd regionale e provinciale. Un progetto malsano".

Intanto Vimercate parte con il centro di riutilizzo

In conclusione il sindaco Sartini ha nuovamente rivendicato a sé e al Movimento il merito del voto dell'assemblea dei soci e ha anticipato novità sul fronte della differenziazione dei rifiuti.

"Non abbiamo mai mollato la presa - ha concluso -  usando tutti gli strumenti a nostra disposizione per convincere i colleghi sindaci dell'assurdità di un progetto che nulla di buono avrebbe portato ai cittadini che amministrano. E' davvero una grandissima vittoria del Movimento 5 Stelle che grazie alla sua caparbietà e con la sola forza delle sue idee, è riuscito a sventare uno sciagurato progetto piddino che ormai sembrava cosa fatta. Ora Vimercate continuerà nel lavoro per portare all'interno di Cem altre buone pratiche per la riduzione ulteriore della frazione secca destinata all'inceneritore. A cominciare dalla realizzazione di un centro del riutilizzo dei materiali. Un progetto di Vimercate, che proprio nei giorni scorsi ha ottenuto un finanziamento regionale di 66mila euro".

La reazione degli altri sindaci. Colombo (Agrate): "Cazzate"

Le parole di Sartini e Corbetta hanno scatenato l'immediata reazione dei vertici di Cem e in particolare di alcuni sindaci dei Comuni soci. Tra loro anche sindaci che giovedì sera hanno votato a favore dello stop al progetto di fusione, ma che contestano le ragioni addotte dai 5 Stelle. Su tutti il sindaco di Agrate Ezio Colombo,  che ha definito senza mezzi termini le parole di Sartini e Corbetta: "cazzate che non corrispondono alla realtà. I 5 Stelle non hanno alcun merito". E proprio per fornire la propria versione dei fatti Colombo e altri sindaci hanno convocato per domani mattina, sabato, una contro-conferenza stampa che si terrà nella sede di Cem.

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