Cronaca

Sangalli, premio dimezzato per i lavoratori: proclamato lo stato di agitazione

I rappresentanti Cub scrivono al sindaco: "Se non ci saranno miglioramenti, indiremo lo sciopero"

Sangalli, premio dimezzato per i lavoratori: proclamato lo stato di agitazione
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Sangalli, premio dimezzato per i lavoratori: proclamato lo stato di agitazione. I rappresentanti Cub (Confederazione unitaria di Base) hanno scritto una lettera al sindaco di Monza Dario Allevi e all'assessore all'Ambiente Martina Sassoli: "Il Comune deve prendere una posizione a favore dei lavoratori: se non arriveranno risposte, indiremo lo sciopero".

Premio dimezzato per i lavoratori della Sangalli

Durante il periodo di amministrazione straordinaria dell'impresa di via Fermi (periodo che aveva fatto seguito ai guai giudiziari che l'avevano travolta), era stato concordato con l'allora commissario Elisabetta Brugnoni un premio aziendale spettante a ciascun lavoratore. Un accordo che era stato condiviso con tutte le sigle sindacali e che prevedeva una serie di parametri individuali e collettivi: dalla presenza, alla diligenza, fino ai sinistri passivi e ai progetti speciali. Parametri, "raggiungibili dalla stragrande maggioranza dei lavoratori - si legge nella nota diffusa dalla Cub - e comunque tali da garantire ampi margini di produttività all'azienda". L'importo massimo erogabile superava anche i 650 euro all'anno per ogni dipendente.

Poi però, "le cose sono peggiorate", rimarca il sindacato. Con la fine dell'amministrazione straordinaria e il ritorno della vecchia dirigenza, "l'accordo era stato modificato, con il peggioramento di alcuni parametri. Fatto che aveva provocato riduzioni nei premi percepiti dai lavoratori".

Nel 2020, con la scadenza di tale accordo, era stata avviata una nuova trattativa che tuttavia poco era piaciuta al Cub in quanto "veniva stravolto il vecchio premio: innanzitutto veniva ridotto l'importo massimo erogabile, in secondo luogo veniva introdotta tutta una serie di parametri estremamente difficili da poter raggiungere. Non solo. Era stata anche avanzata la richiesta di inserire obblighi di risarcimento economico all'azienda in caso di incidenti".

Proclamato lo stato di agitazione

Di qui l'inizio del braccio di ferro tra i vertici della Sangalli e il sindacato, culminato con la proclamazione dello stato di agitazione. "Il 15 gennaio ci era stato fissato un incontro col Prefetto - ha precisato Mattia Scolari, segretario provinciale di Flaica Cub - Ma il giorno prima la dirigenza con gli altri 4 sindacati presenti in azienda, si sono incontrati e senza che vi fosse alcun mandato esplicito della maggioranza dei lavoratori, hanno sottoscritto un accordo che prevede, per il 2020, un premio a pioggia di 300 euro per tutti".

Più che un premio, per i rappresentanti della Confederazione "è un'elemosina visto che, non essendo tale importo legato a obiettivi da raggiungere, non potrà godere della tassazione agevolata. E dunque i lavoratori si troveranno in tasca poco più di 200 euro netti".

Una beffa, secondo i sindacalisti della Cub, "anche perché queste persone hanno lavorato durante tutto il periodo della pandemia, garantendo un'attività essenziale senza mai aver fatto mancare neanche un'ora di servizio alla cittadinanza. Senza dimenticare che la Sangalli si è da poco aggiudicata il maxi appalto da 111 milioni di euro per il servizio di igiene urbana".

Di qui la lettera inviata al sindaco Dario Allevi e all'assessore all'Ambiente Martina Sassoli. "Il Comune di Monza deve intervenire richiamando l'azienda appaltatrice a più miti consigli - ha concluso Scolari - Se non avremo risposte, allora indiremo uno sciopero".

 

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