Scandalo corruzione di villa Bagatti, tutti rinviati a giudizio
L'ex consigliere comunale Padoan e i due titolari delle società immobiliari, Fantoni e Borsani, finiranno a processo
Tutti rinviati a giudizio gli indagati nello scandalo corruzione nella compravendita di villa Bagatti, la storica dimora nobiliare di Varedo. Alla sbarra finiranno Emanuele Padoan, Federico Borsani, Giacomo Fantoni e Dario Morlini.
Oggi l'ultima udienza preliminare su villa Bagatti
Questa mattina si è finalmente concluso l'iter giudiziario preliminare, iniziato lo scorso marzo. Il pubblico ministero monzese Franca Macchia aveva chiesto il rinvio a giudizio per Emanuele Padoan, Dario Morlini, Giacomo Fantoni e Federico Borsani. I capi di imputazione riguardano la corruzione in concorso fra i vari soggetti, ognuno per la sua parte e per il suo ruolo, nella compravendita della dimora storica.
Indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Seveso
Le indagini della Guardia di Finanza di Seveso avevano ipotizzato che nella compravendita della villa, il Comune avrebbe sborsato circa tre milioni di euro in più del valore reale dell’immobile. Ciò sarebbe avvenuto grazie all’intermediazione di Padoan, che fungendo da consigliere comunale e presidente della Commissione territorio, avrebbe anche agito come consulente della società immobiliare titolare della villa. Ovviamente, a danno del Comune.
Comune e Fondazione parte civile
Il Comune e la Fondazione «La Versiera» si sono costituite parte civile e sono state ammesse come parte lesa al procedimento. "Come promesso, adesso inizieremo le procedure di esproprio del galoppatoio - ha preannunciato l'assessore all'Urbanistica, Fabrizio Figini - Quell'area tornerà a essere pubblica e sarà annessa al parco della villa". "Attendiamo serenamente lo svolgersi del processo", ha aggiunto l'assessore Matteo Figini, delegato alle questioni legali dell'Ente. Il processo inizierà il prossimo 17 ottobre.
Vivo a Varedo da 48 anni, ho assistito negli anni ad un lento e inarrestabile declino di questo paese un tempo florido e prosperoso ora quasi un cimitero. Chissà se mai qualcuno paghera' per questo scempio.