Riaprirà ad agosto

Schiaffi e pugni tra carte e fragole rubate, il Centro anziani chiuso per rissa

Un mese di stop deciso a seguito di una furibonda lite scoppiata tra due soci di 78 e 97 anni al centro di Lesmo

Schiaffi e pugni tra carte e fragole rubate, il Centro anziani chiuso per rissa
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Una lite furibonda, accompagnata da accuse infamanti, schiaffi e pugni che hanno avuto per protagonisti due anziani, udite udite, rispettivamente di 78 e 97 anni, con quest’ultimo finito al Pronto soccorso di Vimercate e dimesso con tre giorni di prognosi per aver subito la rottura della dentiera e il taglio del labbro a seguito di un cazzotto ricevuto sul volto.
E il suo aggressore, residente a Lesmo (con un passato addirittura da assessore comunale e volontario in una associazione benefica del territorio) espulso per sempre dalle attività; una sorta di "Daspo", come quelli che vengono applicati ai tifosi coinvolti in risse allo stadio e destinatario di un esposto ai carabinieri presentato dal 97enne.

Centro anziani chiuso per punizione

Il tutto avvenuto all’interno del Centro anziani di via Morganti, a Lesmo, chiuso da inizio mese e fino al 31 luglio per punizione. Un luogo di ritrovo per oltre 150 anziani che, però, si è trasformato in un ring a tutti gli effetti.

Dunque per colpa, se così possiamo dire, dei due litiganti, ad andarci di mezzo sono stati tutti i fruitori del centro che, però, negli ultimi giorni hanno avviato una raccolta firme affinché il luogo di ritrovo possa riaprire i battenti già in questi giorni, senza aspettare il primo agosto.

Un battibecco nato dopo una partita a Scopa

Ha davvero dell’incredibile, quasi del surreale la lite che vi stiamo per raccontare e che potrebbe fare da sfondo ad uno dei romanzi di Andrea Vitali, il medico bellanese che ha venduto milioni di copie costruendo storie su incredibili vicende di paese.

Un alterco accaduto qualche settimana fa, quando due storici frequentatori del centro di via Morganti hanno iniziato a battibeccare tra di loro dopo una partita a Scopa e una «giocata» sbagliata. Battibecco che inizialmente sembrava essersi risolto con tanto di stretta di mano e che, invece, ha avuto un seguito inaspettato e clamoroso, come raccontato in esclusiva al nostro Giornale dal 97enne, residente ad Arcore.

La testimonianza del 97enne colpito da un pugno in faccia

"Avevo ripreso il mio amico e compagno di gioco a Scopa per via di un errore che aveva fatto nel lanciare una carta sbagliata - ha sottolineato il 97enne, raggiunto nei giorni scorsi nella sua abitazione arcorese - Subito dopo, però c’eravamo chiariti con una stretta di mano anche perché sono una persona pacifica e odio litigare. Purtroppo la situazione è degenerata il giorno seguente, appena ci siamo rivisti al centro. Mi sono avvicinato per salutarlo, ma lui non mi ha nemmeno guardato in faccia. Ho preferito lasciare perdere, ma lui, subito dopo, mi ha accusato di essere la vergogna del centro anziani di Lesmo. Ha puntato il dito contro di me perché sosteneva anche che avessi parcheggiato male la mia auto all’interno del centro anziani. E poi, addirittura, mi ha accusato di aver preso delle fragole da un contadino di California senza averle pagate e, addirittura, di averle rubate di notte dal campo del contadino per poi rivenderle. Accusa del tutto falsa. A quel punto la discussione si è animata. Io stavo cercando di allontanarlo mentre lui ha inteso questo gesto come se volessi dargli uno schiaffo, ma non è così".

Il pugno, la dentiera rotta e la corsa in ospedale

A quel punto il 78enne ha sferrato un pugno al 97enne, ferendolo in volto.

"Mi ha rotto la dentiera e tagliato il labbro - ha continuato l’arzillo 97enne - Ho deciso di andare in ospedale per farmi medicare anche perché grondavo sangue".
Una discussione che ha decretato l’immediata chiusura del centro a seguito di una riunione del direttivo, presieduto dal presidente Amos Noli, che si è detto amareggiato per quanto accaduto.

L'amarezza del presidente Noli

"Durante quei giorni mi trovavo in vacanza - ha sottolineato Noli - Questi episodi non devono accadere all’interno del nostro centro che deve tornare ad essere un luogo di ritrovo dove poter trascorrere ore in allegria. In base al nostro statuto siamo stati costretti ad espellere chi ha sferrato il pugno. Anche il sindaco Dossola, prontamente avvisato di quanto accaduto, ha condannato i fatti. Comunque abbiamo intenzione di riaprire il prossimo primo agosto con delle regole più stringenti soprattutto per quanto riguarda il permesso di parcheggiare all’interno e il gioco delle carte che non si potrà effettuare quando ci saranno eventi organizzati al centro, tipo conferenze o eventi. Inoltre, chiederemo il rispetto degli orari di apertura e chiusura. Ho sentito addirittura che qualcuno sta raccogliendo le firme anche per cacciarmi, come se la colpa di quanto accaduto fosse mia... ".

"Dovevamo dare un segnale"

Dello stesso tenore le parole del primo cittadino. "Un segnale forte bisognava darlo - ha confermato Sara Dossola - Ovviamente la decisione di chiudere è stata tutta del direttivo, ma mi trova d’accordo. L’aggressione nei confronti del 97enne poteva finire in tragedia. Non si poteva fare finta di niente di fronte ad una violenza così gratuita e che lascia senza parole... ".

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