Sciopero dei medici. I sindacati "Riuscito anche in Brianza"

Nella giornata di venerdì 23 novembre un centinaio quelli che hanno incrociato le braccia sul nostro territorio.

Sciopero dei medici. I sindacati "Riuscito anche in Brianza"
Pubblicato:
Aggiornato:

Sciopero dei medici. I sindacati "Riuscito anche in Brianza". Nella giornata di venerdì 23 novembre un centinaio quelli che hanno incrociato le braccia sul nostro territorio.

Riuscito lo sciopero dei medici, anche in Brianza

Ben riuscito anche in Brianza, secondo la FP CGIL di Monza e Brianza, lo sciopero dei medici di venerdì 23 novembre. Come avevamo annunciato, i dottori hanno incrociato le braccia su tutto il territorio nazionale per 24 ore. Uno sciopero indetto da tutte le sigle sindacali della Dirigenza medica, dei Veterinari e dei Dirigenti del Sistema Sanitario Nazionale per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, bloccato da quasi dieci anni, e per denunciare le difficoltà quotidiane nel garantire il diritto universale alla salute.

Fatti i conti, secondo quanto comunicato dai sindacati di categoria, si sono fermati un centinaio di medici nelle strutture sanitarie di Monza e della Brianza.

“Un risultato importante, soprattutto se consideriamo i dati di analoghe iniziative organizzate in passato.” È il giudizio di Walter Palvarini, Segretario generale della Funzione Pubblica CGIL che prosegue: “Agli specialisti che hanno effettivamente scioperato dobbiamo aggiungere i medici che non hanno partecipato perché impegnati in servizi essenziali o perché gli organici sono estremamente ridotti e non se la sono sentita. È il caso, ad esempio, dei Pronto Soccorso di Monza e Desio dove almeno 15 medici hanno voluto informare la Direzione di condividere pienamente la piattaforma predisposta per convocare lo sciopero.”

Obiettivi condivisi

Una condivisione degli obiettivi, quindi, che va ben oltre il dato di adesione. I medici chiedono che il Governo e le Regioni rendano disponibili le risorse necessarie per il rinnovo del contratto nazionale, almeno nella stessa quantità percentuale prevista dal Governo precedente per il rinnovo del contratto del personale non dirigente.

Altre priorità

Però ci sono anche altri temi secondo Palvarini: “accanto all’obiettivo della riconquista del contratto, chiediamo che venga incrementato in modo graduale, ma certo, il Fondo Sanitario Nazionale e che venga predisposto un piano triennale per adeguare gli organici. Devono essere garantite le risorse necessarie a tutelare il diritto universale alla salute previsto dalla Costituzione.”

Leggi qui l'elenco complessivo degli obiettivi sindacali e delle problematiche, soprattutto lombarde.

Seguici sui nostri canali
Necrologie