Scontro tra tifosi a Cesano Maderno durante Molinello - Dal Pozzo
Nel parcheggio del centro sportivo bombe carta, fumogeni e una guerriglia tra mazze, bastoni e catene.
In campo la partita (che si è chiusa con un 4 a 2 per i padroni di casa), nel parcheggio i tafferugli tra le tifoserie.
Scontro tra tifosi a Cesano Maderno
Domenica pomeriggio di tensione, scontri e violenza ieri, 1 ottobre 2023, in via Po a Cesano Maderno, all’esterno del centro sportivo comunale Mario Vaghi, mentre si giocava la partita di Seconda categoria tra la Polisportiva Molinello e il Dal Pozzo, la squadra della frazione di Ceriano Laghetto al confine con Saronno. Il fischio d’inizio alle 15.30. Subito dopo, all’esterno del centro sportivo, il lancio delle prime bombe carta e dei fumogeni. Quindi la guerriglia, tra mazze di ferro, bastoni di legno e di plastica, bottiglie di vetro e catene. Calci e botte.
Un'ottantina i facinorosi
Più di un’ottantina i facinorosi, in gran parte con il volto travisato. Via Po è stata chiusa al traffico veicolare dai Carabinieri della Tenenza, presenti ai cancelli del campo per presidiare l'area e garantire l’ordine pubblico e la sicurezza visto il clima teso alla vigilia dell’incontro. In supporto ai militari di via Nazionale dei Giovi sono poi intervenute diverse pattuglie di Carabinieri e agenti della Digos. Gli scontri, ripresi anche dagli smartphone degli increduli passanti, sono durati più di mezz’ora. Non si sono registrati feriti né tra i tifosi né tra le Forze dell’ordine.
Zanaga: "Avevo chiesto di giocare a porte chiuse"
Riccardo Silva, presidente del Dal Pozzo, preferisce non commentare l’accaduto:
"A noi interessa della partita, che si è giocata regolarmente e che poi purtroppo abbiamo perso".
Il presidente del Molinello, Florio Zanaga, è invece un fiume in piena:
"Quando giovedì ho saputo delle minacce tra i due gruppi di tifosi e dei possibili scontri che ci sarebbero stati ho detto subito ai nostri: 'Voi al campo non entrate'. Poi ho avvisato i Carabinieri perché informassero la Questura. Sabato, visto che domenica al centro sportivo c’era anche un torneo di bambini, ho chiesto al Dal Pozzo di poter giocare a porte chiuse: volevo prevenire problemi e non volevo che i piccoli vedessero certe scene. Mi è stato detto che era troppo tardi. Così ho aperto la biglietteria. Dentro ai cancelli non è successo nulla, per quanto riguarda quello che è successo fuori, ci dissociamo".
La partita a porte chiuse
Anche la richiesta di giocare la partita a porte chiuse avrebbe alimentato tensioni:
"Sabato 30 settembre, alle ore 18.40, abbiamo ricevuto una comunicazione da parte della società Polisportiva Molinello che ci informa di aver proposto alla Questura di disputare la partita prevista per domani a porte chiuse - la nota sui social del Dal Pozzo - La Polisportiva Molinello ci ha comunicato che la Questura avrebbe avallato la loro proposta, ma a noi non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale delle Forze dell'ordine. Riteniamo questa modalità lesiva nei nostri confronti sia nei modi sia nei tempi (a meno di 24ore dalla partita stessa) sia nel merito: le porte chiuse sono l'antitesi del calcio".
Spiega Zanaga:
"Volevo solo evitare che succedesse quello che poi è successo. Ringrazio i Carabinieri per essere subito intervenuti: bravissimi e coraggiosi fino all’ultimo".