E' successo a Meda

Scoperti dai Carabinieri con il furgone pieno di cavi di rame rubati: denunciati due fratelli di Giussano

Il valore totale della refurtiva, sottratta in una ditta di Meda, non è stato ancora quantificato ma ammonterebbe a migliaia di euro.

Scoperti dai Carabinieri con il furgone pieno di cavi di rame rubati: denunciati due fratelli di Giussano
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Il controllo del furgone con a bordo due fratelli di 34 e 41 anni, di Giussano, entrambi pregiudicati, è stato eseguito in piena notte dai Carabinieri della Compagnia di Seregno in via dell’Artigianato di Meda, zona nella quale da qualche giorno i militari erano sulle tracce di coloro che, a più riprese, stavano trafugando, da una ditta della zona, vario materiale elettrico contenente rame. In particolare i due complici avevano preso di mira una ditta in fase di liquidazione sita nella vicina Via Molinari e, circa due giorni prima, dopo aver tranciato la catena del cancello d’ingresso, avevano eseguito un primo consistente furto.

Dal primo sopralluogo effettuato dei militari dell’Arma erano subito sorti alcuni sospetti circa la possibilità che i ladri sarebbero ritornati, atteso anche l’ingente volume di materiale elettrico ancora presente. I due fratelli di Giussano però non avevano fatto i conti con il fatto che il curatore fallimentare avesse già sporto denuncia presso il Comando di Meda.

Scoperti dai Carabinieri con il furgone pieno di cavi di rame rubati: denunciati due fratelli di Giussano

Attraverso una serrata attività di osservazione, questa notte, si è riusciti a chiudere il cerchio sui due fratelli, conosciuti dai carabinieri per i numerosi precedenti a carico.

I due sono stati denunciati ancora una volta all’autorità giudiziaria per concorso in ricettazione (artt. 110 e 648 c.p.) e possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli (art. 707 c.p.), celati all’interno del Fiat Ducato (intestato alla madre degli indagati) oltre a parte della refurtiva trafugata nei giorni scorsi, al momento sottoposta sotto sequestro. Il materiale verrà poi riconsegnato al legittimo proprietario.

Il valore totale della refurtiva non è stato ancora compiutamente quantificato ma ammonterebbe a migliaia di euro.

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