Scoperto un giro di fatture false per 5 milioni
La Guardia di Finanza ha sequestrato immobili, terreni, quote societarie e conti correnti, per un valore di circa 3 milioni di euro.
I Finanzieri della Compagnia di Sesto San Giovanni, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Lodi e in esecuzione di un decreto del G.I.P presso il Tribunale di Lodi, hanno eseguito il sequestro di immobili, terreni, quote societarie e conti correnti, per un valore di circa 3 milioni di euro, nei confronti di 5 soggetti (due imprenditori, due c.d. “teste di legno” e un commercialista) per aver organizzato in concorso fra loro, utilizzando cinque società di cui erano soci ovvero rappresentanti legali, una frode fiscale mediante l’emissione e l’annotazione di fatture false per oltre 5 milioni di euro.
Scoperto un giro di fatture false per 5 milioni, le indagini della Guardia di Finanza
Le indagini hanno riguardato in particolare due società, successivamente rilevatesi prive di struttura operativa e formalmente rappresentate da prestanomi, di cui una operante nel settore del facchinaggio e l’altra nel comparto delle attività di pulizia. Gli approfondimenti eseguiti dalle Fiamme Gialle hanno permesso di accertare che sui conti correnti delle società investigate sono stati effettuati numerosi prelievi di contanti nonché numerose ricariche di carte di credito, intestate fittiziamente ad apparenti dipendenti, che tuttavia, non hanno mai intrattenuto rapporti lavorativi con le suddette imprese.
Gli accertamenti hanno consentito di appurare come tale sistema fosse necessario agli indagati per acquisire la liquidità che affluiva sui conti delle due citate società a fronte delle fatture per operazioni inesistenti emesse nei confronti di altri tre soggetti giuridici, realmente operanti, due dei quali riconducibili a coloro che gestivano, di fatto, le due società cartiere.
Con tale sistema le tre società operative, negli anni dal 2011 al 2015, hanno ottenuto un illecito e consistente vantaggio fiscale derivante dalle false fatture ricevute, grazie alle quali indicavano redditi irrisori nelle dichiarazioni annuali, riuscendo, quindi, ad operare sul mercato a prezzi altamente e illegittimamente concorrenziali rispetto alle aziende del medesimo settore, che assolvono regolarmente tutti gli obblighi fiscali.