Desio

«Se non ci dai tutto ti accoltelliamo». 15enne aggredito mentre va a scuola

E’ successo sabato scorso nel parcheggio di via Stadio, in tre l’hanno accerchiato e minacciato.

«Se non ci dai tutto ti accoltelliamo». 15enne aggredito mentre va a scuola
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«Dacci tutto quello che hai o ti accoltelliamo». Accerchiato, aggredito e minacciato ha cercato di divincolarsi e sfuggire, dopo essere stato strattonato. E’ riuscito a liberarsi, è caduto e poi si è rialzato, quindi ha raggiunto l’edicola, dove ha chiesto aiuto. Momenti di terrore per un 15enne, al centro del grave episodio sabato mattina della scorsa settimana, nel parcheggio di via Stadio, mentre andava a scuola.

«Se non ci dai tutto ti accoltelliamo». 15enne aggredito mentre va a scuola

Nei pressi di una delle panchine, dove si era seduto perché era in anticipo, è stato raggiunto e minacciato. «Erano in tre» avrebbe detto all’edicolante, Alessandra De Lucia. Probabilmente tre studenti più grandi perché avevano lo zaino, ma i responsabili del grave gesto si sono dileguati.

«Era bianco, spaventatissimo - racconta l’edicolante - Piangeva. Ha detto che gli hanno chiesto i soldi e tutto quello che aveva, altrimenti l’avrebbero accoltellato. Per fortuna è riuscito a reagire. Io ho cercato di calmarlo e poi ho chiamato la Polizia Locale. Hanno raccolto la sua testimonianza e lo hanno riaccompagnato a casa. Non devono succedere cose del genere, in pieno giorno. E’ veramente incredibile». Indignata e arrabbiata l’edicolante lancia un appello alle forze dell’ordine e all’Amministrazione, «perché questa è diventata terra di nessuno, perché qui non si può più stare. Si spaccia, e adesso anche questa aggressione. Il sindaco deve fare qualcosa. E al più presto».

Solo l’altro sabato, nel pomeriggio, nel parcheggio e nelle vicinanze dell’edicola «mi sono accorta di un viavai continuo di auto. Fuori c’era una persona che faceva da palo e un po’ più spostati altri tre con il cappuccio. Poi ho capito quello che stavano facendo. Erano all’incirca le 17. Qui la zona non è neppure illuminata e non è controllata. Ho chiuso l’edicola. Non è sicuro rimanere qui da sola».

Prima di Natale, tra l’altro, racconta, «la mattina, al momento di aprire, ho trovato vicino all’edicola della carta stagnola arrotolata e bruciacchiata. Non i soliti rifiuti che si trovano di frequente. Qualcosa di più grave. Adesso è arrivato il momento di dire basta, perché non ci si può permettere di lasciare che in pieno giorno avvengano aggressioni a ragazzini e che gli spacciatori finiscano per essere padroni della zona. Non si può andare avanti così, qui la gente ha paura. Capisco che ci siano problemi di organico per i vigili, che non è un momento semplice, ma questa zona non può essere abbandonata. E’ ora di fare qualcosa, non si può più aspettare».

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