Incredibile

Sfonda la sbarra di un parcheggio e invade la ciclabile con la macchina: stava dormendo al volante

Attimi di paura a Caponago: il "pisolino" costerà molto caro a un 38enne di Cernusco Lombardone inchiodato dalle telecamere

Sfonda la sbarra di un parcheggio e invade la ciclabile con la macchina: stava dormendo al volante
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Sfonda la sbarra di un parcheggio e invade la ciclabile con la macchina, ma non si accorge di nulla perché... stava dormendo al volante. E' successo a inizio settimana a Caponago: nei guai un 38enne di Cernusco Lombardone.

Sfonda la sbarra di un parcheggio e invade la ciclabile con la macchina: stava dormendo al volante

E’ entrato con la propria macchina in un parcheggio a fondo chiuso, sfondando la sbarra di viale Monza e invadendo la pista ciclopedonale in direzione Pessano. Peccato però che non si sia accorto di nulla perché... stava dormendo al volante. Un pisolino che costerà molto caro a un 38enne residente a Cernusco Lombardone, che in settimana sarà convocato dagli agenti della Polizia locale per rispondere di una serie di violazioni al Codice della strada.

Inchiodato dalle telecamere

La disavventura è andata in scena la scorsa domenica mattina. L’uomo si trovava al volante della sua «Polo», quando a tutta velocità si è schiantato con la stanga che delimita il parcheggio delle auto in viale Monza. Inchiodato dalle telecamere di sicurezza che sorvegliano il territorio, il conducente è stato presto individuato dai vigili urbani. A loro avrebbe raccontato la propria versione, ovvero di non essersi accorto di nulla poiché si era addormentato alla guida. A dargli la scossa (anzi, la sveglia) l’urto contro la sbarra. Convinto però di trovarsi in un centro storico con i ciottoli e non su una ciclopedonale, ha continuato a guidare senza problemi.

«Le immagini delle sistemi di sicurezza non hanno lasciato dubbi - spiega il comandante della Polizia locale, Gabriele Garberoglio - Abbiamo convocato il conducente anche qui in comando per la contestazione di una serie di violazioni, tra cui l’allontanamento dal luogo dell’incidente, l’omesso controllo del veicolo, il divieto di transito e il mantenimento di una velocità non commisurata alle condizioni della strada. Oltre ovviamente a presentare l’intimazione di ripristino della sbarra danneggiata».

Un pisolino che costa caro

Un conto piuttosto salato che, complessivamente, tra contravvenzioni e risarcimento danni potrebbe aggirarsi intorno ai 2mila euro: insomma, un pisolino piuttosto oneroso.

«L’operazione condotta conferma una volta di più la bontà del sistema di controllo del territorio - prosegue il comandante - Senza di esso non sarebbe stato possibile risalire al responsabile dell’accaduto e il costo delle riparazioni sarebbe ricaduto sulle tasche dei cittadini».

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