Sgroofy, il maialino allegro, curioso e goloso se n'è andato FOTO

Era ospite del rifugio Enpa dal 2014. Il ricordo della volontaria Feddi. 

Sgroofy, il maialino allegro, curioso e goloso se n'è andato FOTO
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Sgroofy, il maialino allegro, curioso e goloso se n'è andato. Era ospite del rifugio Enpa dal 2014. Il ricordo della volontaria Feddi.

Sgroofy, il maialino allegro, curioso e goloso se n'è andato

Nel 2014 era arrivato nel rifugio Enpa dopo essere stato accalappiato nel Bosco Urbano di Lissone dove si era rifugiato dopo una rocambolesca fuga da un circo. Scrooge, per tutti Sgroofy, un simpatico maialino thailandese. si è spento giovedì 28 marzo a causa di un tumore molto aggressivo che lo ha colpito all'intestino.

Da quando erta arrivato nel rifugio era diventato la mascotte di tutti, ma il suo rapporto speciale era quello con Feddi, l'operatrice del canile che per prima si era occupata di lui e che col tempo aveva imparato a conoscerlo, diventando una figura di riferimento per il maialino.

Sgroofy era arrivato nella struttura di via San Damiano ancora cucciolo, con due gravi ferite da morso che si erano infettate ed era stato amorevolmente curato dai volontari.

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Il ricordo della volontaria

Ecco il ricordo di Feddi che riportiamo integralmente: 

"Esistono amicizie che possono sembrare un po' bizzarre e particolari. Sgroofy era un amico panciuto e setoloso. È arrivato ferito, si è fidato di me, mi ha dato la possibilità non solo di prendermi cura di lui ma soprattutto di conoscere un animale con cui non avevo mai avuto a che fare e di imparare quanto possono essere dolci, allegri ma anche tosti i maiali.
Lui era fatto a modo suo, aveva alcune simpatie e molte antipatie, con chi gli andava a genio era davvero eccezionale, si sdraiava con un’espressione beata stampata sul muso. Con chi riconosceva si metteva anche a scodinzolare ed emetteva dei grugniti come se volesse chiacchierare. Quando era felice – ricorda ancora Feddi – azzardava qualche saltello qua e là, ma poi si ricomponeva e tornava a chiedere i grattini sulla pancia, ma solo dopo averti annusato per bene ricoperto i pantaloni della terra con sui si era sporcato il tartufo grufolando.
Era un golosone e appena sentiva l’odore di qualcosa di buono correva tutto felice e quando c’era
qualcosa extra, come un pezzetto di mela o di carota, sembrava che lo gustasse davvero beato. Quando
passavi davanti al suo recinto e lo chiamavi, si metteva in piedi e arrivava subito, era curioso e amava la compagnia.
In estate adorava mettere il sederotto a mollo nella vaschetta d’acqua e amava stare al sole, perdeva la
maggior parte delle setole e sembrava quasi abbronzarsi.
Sicuramente non capita tutti i giorni di poter incontrare un maialino e poterlo accarezzare, toccare il suo nasino piatto, guardare i suoi occhi, correre con lui e invitarlo al gioco. È un’esperienza molto bella soprattutto pensando all’orribile destino della maggior parte dei maiali e alla tragica realtà dei macelli.
Noi abbiamo potuto godere di un amico diverso dal solito e sicuramente ci mancherà molto."

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