Lutto a Monza

Si è spenta Silvana Giacovelli, Presidente del Museo Etnologico Monza Brianza

I funerali si terranno giovedì 5 gennaio in Duomo a Monza alle 10.45

Si è spenta Silvana Giacovelli, Presidente del Museo Etnologico Monza Brianza
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Si è spenta nelle ultime ore, all'età di 95 anni, Silvana Frittelli Giacovelli, Presidente del Museo Etnologico Monza e Brianza. 

Si è spenta Silvana Giacovelli, Presidente del Museo Etnologico Monza Brianza

Giacovelli abitava in via Monte Bianco e lascia un enorme vuoto tra i suoi familiari e amici e tra chi ha avuto modo di apprezzare per anni, la passione, tenacia e dedizione con cui ha gettato le basi e fatto crescere il Museo Etnologico Monza e Brianza.

"Non ci sono parole per esprimere il dolore per la perdita improvvisa della nostra stimata Presidente Silvana Frittelli Giacovelli" - ha fatto sapere il Museo in una breve nota inviata alla stampa. "Il Consiglio di Amministrazione e tutti i volontari del MEMB partecipano al dolore della famiglia".

Il ricordo della consigliera

A ricordarla in queste ore anche la consigliera più anziana del MEMB, Rosella Stucchi, che ha operato per decine di anni al suo fianco:

"Noi del Consiglio direttivo del Museo Etnologico non riusciamo ancora a credere che Silvana se ne sia andata. L'ho vista poco prima di Natale per gli auguri: come sempre elegante, al corrente di tutto, combattiva; la sua età reale non era davvero credibile. Lascia un grande vuoto tra noi e tutti i volontari che operano nel Museo".

I funerali di Silvana Giacovelli si terranno giovedì 5 gennaio in Duomo a Monza alle 10.45.

Il suo ricordo del Museo, dalla nascita al 2020

In queste ore di dolore per i familiari e i tantissimi amici e collaboratori della donna, vogliamo ricordarla con una delle sue ultime riflessioni su una delle creature che più le stava a cuore, il Museo. In questo articolo del 2020, scritto per il periodico del Museo, Giacovelli ne traccia un ricordo lucido e pieno di soddisfazioni. Vi lasciamo alla sua lettura:

"Ad oltre 40 anni di distanza, l’edificante storia e realtà del MEMB fanno riaffiorare alcuni bei ricordi di quotidianità e successi che hanno segnato questo lungo e costruttivo lasso di tempo.
Nel lontano Novembre 1978, nell’ambito del Soroptimist International Club di Monza, divenne finalmente realtà l’Associazione Museo Etnologico Monza e Brianza con Presidente la pittrice monzese Pina Sacconaghi.
I primi incontri dei quattro-cinque soci si tenevano nell’ufficio di Savina Fossati, proprietaria della Concessionaria Fiat allora in Corso Milano in un clima di entusiasmo e propositivo per dare concretezza all’idea; ed i primi oggetti donatici trovarono posto nello scantinato dell’officina.
Cominciammo da subito a pensare alla realizzazione di mostre tematiche per dare visibilità al patrimonio man mano in acquisizione ed una fu significativamente intitolata” Facciamo il Museo”, allestita all’Arengario dove esponemmo oggetti della vita quotidiana, manufatti ed attrezzi agricoli.
Quella che ci prese di più fu la mostra dedicata al cappello ed ai cappellifici, che erano stati un “must” per la Città di Monza nei decenni precedenti ed era allora un’attività in definitivo declino.
Avuta l’assicurazione dal Dott. Vagliè, responsabile della Villa Reale, che avrebbe autorizzato la realizzazione della mostra sul tema all’interno del piano nobile della Villa, iniziai un lungo percorso di ricerca che assorbì con entusiasmo due anni con la mappatura dei cappellifici sul territorio, incontri con i cappellai, interviste con chi aveva vissuto attivamente quella realtà nei decenni precedenti, l’acquisizione di documenti, oggetti, utensili, dotazioni tecniche e macchinari di quell’attività che si è mostrata man mano nella sua complessità, interessante per i suoi molteplici risvolti umani, sociali, commerciali, di organizzazione industriale ed artigianale, di profonda ricaduta sul Territorio.

Tutto con un riscontro interessato e partecipe, fattivo da parte degli interlocutori che, anche per l’entusiasta passaparola tra loro, aumentava il desiderio di realizzare l’evento.
Grazie alla generosità della Ditta di autotrasporti Pelli, riuscimmo a trasferire i macchinari per realizzare la lavorazione del cappello, pesanti anche tonnellate, nel piano terra della Villa Reale, dove sono rimasti fino ad alcuni anni fa quando fu iniziata la ristrutturazione del corpo centrale.
Nell’appartamento sopra il Teatro di Corte, ancora oggi sede del MEMB, iniziammo a depositare volumi, fotografie e materiale che ci venivano man mano generosamente donati, così che prendeva corpo una importante dotazione storico-testimoniale.
L’ “Associazione Mutuo Soccorso Cappellai “, che stava cessando la sua attività, tra gli altri, ci donò materiale storico, tra cui la loro bandiera, documenti, ritratti e volumi.
Nel 1984, dopo il riordino e la catalogazione delle acquisizioni, “MONZA RACCONTA IL CAPPELLO” fu una mostra che mi vien da definire “grandiosa “, con un’affluenza imponente e costante di pubblico interessato, che cessò, purtroppo, solo perché si dovette far spazio alla festa per la presentazione delle “debuttanti “ in società, organizzata dal Comune di Milano.

Nel 1996 il Comune concesse al MEMB, con Convenzione poi rinnovata nel tempo sino ad oggi, l’uso del Mulino Colombo come sede espositiva dove, da allora, costantemente, sono state realizzate numerose mostre tematiche su temi inerenti la storia del Territorio.
Confortati dalla crescita del MEMB e dalle esperienze man mano accumulate nel tempo grazie all’entusiasmo ed alla dedizione di chi ha operato, programmammo una mostra sull’industria tessile - che per Monza e la Brianza ha avuto importanza pari a quella del cappello – da tenersi sempre all’interno del piano nobile della Villa Reale, chiedendo preventivamente l’autorizzazione.

Avutane assicurazione, fu realizzato un percorso d’indagine, conoscitivo e di acquisizione di materiale, in linea con quello per la mostra sul cappello, presso le industrie brianzole del settore e con le maestranze, approfondendo anche il contesto socio-economico che si era sviluppato intorno a quell’industria - che diede ottimi frutti; ma in quest’occasione, purtroppo, dovemmo poi desistere dalla realizzazione in concreto perché ci fu comunicata a distanza di tempo l’indisponibilità della sede individuata e dovemmo restituire in gran parte il materiale che ci era stato fornito.

Al di là di qualche “delusione”... nel percorso, principio fondamentale del MEMB è sempre stata la consapevolezza che il materiale che è stato donato e recuperato è andato a costituire una Collezione di oggetti e documenti appartenenti al passato remoto e recente della città di Monza e della Brianza non più ripetibili, testimonianze delle tradizioni da valorizzare come Patrimonio di cultura; e la pubblicazione del volume” LE COLLEZIONI DEL MEMB - un patrimonio per tutti “ ne rende concreta testimonianza.

In quest’ottica, nel 1990 demmo il via al progetto “IL MUSEO PER LA SCUOLA” mettendo il MEMB al servizio delle insegnanti con materiale didattico - diapositive degli oggetti di specifici temi ed ambiti - ospitando poi negli anni le scolaresche al Mulino Colombo, grazie alla Convenzione con il Comune, con l’interessamento partecipe delle volontarie che con me si sono dedicate con entusiasmo e creatività a questa attività.
Molto ancora ci sarebbe da ricordare, tra gli altri: la donazione da parte del Cappellificio Monzese del Cilindro di Re Umberto I° , esposto al Mulino Colombo in occasione della mostra che ricordava il regicidio; l’elegantissima sfilata dei sessanta abiti da sera donati al MEMB dalla Prof.ssa Adele Guffanti, socia del MEMB dai primi anni, che abbiamo potuto realizzare grazie alla collaborazione delle Socie del “Benvenuto Club” che li hanno indossati nella sfilata dell’Ottobre 2019; la visita del regista giapponese Kano che ha realizzato per la Televisione Nipponica delle riprese dedicate alla Storia della Tessitura in Brianza, riprendendo alcuni dei campioni unici dei tessuti antichi che fanno parte del Patrimonio del MEMB, ed infine la mostra “ Nuove Donne Monzesi fra ‘800 e ’900” inaugurata il 5 Settembre 2021 e che è visitabile fino al 10 Febbraio 2022.

Il patrimonio del MEMB ancora nascosto al pubblico attende di essere conosciuto direttamente in una sede degna perché non c’è futuro senza memoria del passato e l’auspicio è che il nostro continuo lavoro per giungere a questo importante risultato, dia finalmente frutto. Ringrazio tutti coloro che negli anni hanno lavorato perché il MEMB continuasse ad essere il custode della realtà storica di Monza e Brianza ed auguro a tutti un sereno ed operoso 2022, nel quale il Museo si farà di sicuro, ancora, artefice fattivo per la sempre miglior concretizzazione dell’idea ispiratrice iniziale".

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