Soccorso

Si perde per strada, anziano salvato da maestre e «capo» dei vigili

ll novantenne era uscito di casa, perdendo poi l'orientamento

Si perde per strada, anziano salvato  da maestre e «capo» dei vigili
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E’ uscito di casa e ha perso l'orientamento, senza più riuscire a trovare la strada del ritorno. E’ successo a Capriano, frazione di Briosco: un 89enne ha potuto riabbracciare i suoi cari grazie all’aiuto di una task force generosa composta da un passante, dal personale del plesso scolastico e dal comandante della Polizia locale Emanuele Deidda.

Disorientato per strada

L’anziano, classe 1936, affetto da una grave patologia, era uscito dalla sua abitazione di Besana in Brianza. Una volta in strada, la memoria lo ha tradito, mandandolo in confusione. Una condizione di estrema difficoltà che non è passata inosservata all’occhio attento di un automobilista di passaggio. L’uomo, residente a Cabiate, si è fermato. «Ha bisogno di aiuto?», gli ha chiesto. «Si, devo andare da mia figlia a Capriano...». Il cabiatese si è così offerto di accompagnarlo con la sua auto ma, giunti in frazione, l’89enne, disorientato, non ha saputo indicare l’abitazione cercata. In suo aiuto sono arrivati sia le insegnanti della scuola primaria di via Trivulzio che il «capo» dei Vigili.

L'abbraccio con la figlia

Ricostruire la sua storia non è stato semplice: l’anziano fortunatamente ricordava il suo nome; da questo il comandante Deidda è partito per arrivare all’identità della figlia che in effetti in passato aveva abitato a Capriano, prima di trasferirsi a Besana. La donna, contattata, ha così potuto riabbracciare il papà.

«Ringrazio il comandante e tutti gli agenti della Polizia locale perché sempre presenti e sempre pronti ad intervenire in caso di necessità - le parole del sindaco Antonio Verbicaro - Inoltre ringrazio, anche a nome del comandante, il personale scolastico di Capriano e il signore di Cabiate perché si sono prodigati nel fornire una prima assistenza all’anziano».
«In casi analoghi - ha proseguito - si consiglia di cucire all’interno dei vestiti dei propri cari delle targhette con un numero di reperibilità al fine di aiutare le forze dell’ordine a prestare un soccorso immediato e mirato».

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