Il sindaco di Sesto San Giovanni su Rai 3: "Troppi 61 Daspo? No. Abbiamo ereditato una situazione di insicurezza"

Roberto Di Stefano interviene ad Agorà: "Con i nostri allontanamenti la situazione sta migliorando"

Il sindaco di Sesto San Giovanni su Rai 3: "Troppi 61 Daspo? No. Abbiamo ereditato una situazione di insicurezza"
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Il sindaco di Sesto San Giovanni su Rai 3: "Troppi 61 Daspo? No. Abbiamo ereditato una situazione di insicurezza"

"Se sono troppi 61 Daspo? No, sono stati necessari. Abbiamo ereditato una situazione di insicurezza in molte zone, prime fra tutte quelle della piazza della stazione Fs e del Rondò, che erano in completo abbandono. Siamo intervenuti per ridare vivibilità alla città. La situazione ora sta migliorando".

L'intervento su Rai 3

Parole pronunciate dal sindaco forzista di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, che oggi, venerdì, è intervenuto in collegamento nella trasmissione di approfondimento "Agorà", su Rai 3. Lo stesso Di Stefano, pochi giorni dopo il suo "storico" insediamento in Comune, aveva subito chiesto e ottenuto dal prefetto di Milano l'arrivo in città delle pattuglie dell'Esercito. Militari che a Sesto si sono insediati a fine luglio, concentrandosi proprio su piazza Primo Maggio e sul Rondò. E in studio si è parlato anche dei nuovi poteri assegnati ai primi cittadini dal Decreto legge Minniti. I sindaci hanno ora la possibilità di emettere dei fogli di via obbligatori nei confronti di persone considerate moleste: dai mendicanti, ai venditori abusivi, passando per chi bivacca e beve alcolici nei parchi e nei luoghi pubblici, impedendone la fruibilità ai cittadini.

"Chi non emette i Daspo lo fa per motivi ideologici"

"Ma sono provvedimenti del weekend – hanno sottolineato dallo studio – Queste persone, una volta allontanate dalla città, poi ritornano". "Vorrà dire che torneremo anche noi - ha replicato Di Stefano - I sindaci che hanno deciso di non applicare questi nuovi poteri lo hanno fatto per pura scelta ideologica e politica".

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