Concorezzo

Sotto l’albero di Natale ci sarà la sentenza di Asfalti Brianza

Nei confronti dell’amministratore unico V.B., pende ora la richiesta la condanna a due anni di reclusione e il pagamento di una multa pari a 75mila euro, avanzata dal pm Michele Trianni, davanti al giudice monocratico Gianluca Polastri. 7

Sotto l’albero di Natale ci sarà la sentenza di Asfalti Brianza

E’ attesa entro Natale la sentenza per la vicenda Asfalti Brianza. Nei confronti dell’amministratore unico V.B., pende ora la richiesta la condanna a due anni di reclusione e il pagamento di una multa pari a 75mila euro, avanzata dal pm Michele Trianni, davanti al giudice monocratico Gianluca Polastri.

All’imputato concessa la possibilità di estinguere i reati grazie all’oblazione

All’imputato era stata concessa la possibilità di estinguere i reati grazie all’istituto dell’oblazione, che prevede il pagamento di una somma, senza ulteriori conseguenze, almeno per quei reati puniti con una contravvenzione. La condizione, però, era che i rifiuti accumulati nello stabilimento venissero smaltiti completamente dal privato: operazione che non è mai avvenuta, anche dopo un lungo rinvio concesso quasi un anno fa (per un procedimento avviato nel 2019).

Le indagini

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, i rifiuti speciali venivano miscelati con altri già presenti (in via teorica destinati allo smaltimento). Il nuovo composto poteva così essere utilizzato all’interno di costruzioni e pavimentazioni stradali. Secondo l’accusa il titolare, denunciato per violazione di sigilli e per illecita gestione di rifiuti speciali, avrebbe dovuto accedere all’area solo per eseguire quanto disposto dalla magistratura, ossia procedere a rimuovere i rifiuti già presenti. Invece avrebbe approfittato di tale autorizzazione per far arrivare sul posto decine di ulteriori camion di macerie.
Il risultato è che la montagna di scarti è cresciuta, tanto che è stato aggiunto un nuovo capo di imputazione al processo incardinato sui presunti reati ambientali . In giudizio si sono costituiti parte civile i comuni di Monza, Concorezzo, Agrate Brianza, Brugherio e l’associazione Legambiente.