Spaccata al negozio di telefonia, furfanti in fuga con 50 cellulari
Incappucciati per non farsi riconoscere hanno preso un tombino e lo hanno scagliato contro la vetrina
Hanno preso un tombino dalla strada laterale e l’hanno scagliato contro la vetrina del negozio di telefonia e money transfer, mandandola in frantumi. Con un arnese da scasso hanno poi sollevato la saracinesca. Avrebbero agito in quattro o cinque nella notte tra venerdì e sabato, probabilmente intorno alle 5.30, con il cappuccio in testa, stando attenti a non farsi riconoscere. Nel mirino il «Mr eletronics» di corso Italia 113/B a Desio. E’ stato il barista che lavora nel vicino locale ad accorgersi della spaccata messa a segno venerdì notte e ad avvisare il titolare, Mushtaq Nouman, pakistano residente a Cesano Maderno, che da sette anni ha aperto il punto riparazioni per smartphone e tablet.
Spaccata al negozio di telefonia, furfanti in fuga con 50 cellulari
Appena ha riagganciato, si è precipitato al negozio e si è trovato davanti un vero e proprio disastro. A terra i vetri mandati in frantumi e all’interno i cassetti rovesciati, carte sul pavimento, la cassa aperta, i soldi del money transfer spariti, le vetrinette che contenevano i cellulari vuote.
«Hanno buttato tutto all’aria, da non credere. Qui c’è tutto il mio lavoro, e poi ci sono gli apparecchi dei clienti - dice sconsolato il titolare - Ci sarà tanto da fare per rimettere a posto. La stima precisa dei danni non l’ho ancora fatta, ma di sicuro arriviamo a diecimila euro. Si sono presi tutti i cellulari, una cinquantina, alcuni usati, alcuni riparati, alcuni da riparare», afferma, mostrando le vetrine rimaste quasi completamente vuote.
I furfanti hanno rovistato ovunque, rotto le scatole che contenevano i telefonini dei clienti. Qualcuno sabato mattina si è portato al negozio per ritirare i propri apparecchi e ha trovato l’attività chiusa. All’interno non si poteva entrare.
Indagini affidate ai Carabinieri
I Carabinieri che sono intervenuti hanno trovato il tombino usato per la spaccata poco lontano dal negozio e l’hanno rimesso a posto. Prenderanno in visione le immagini delle telecamere della zona per verificare se ci sono elementi per identificare i malviventi autori del colpo. Un tentativo simile anche a Seregno nel punto vendita di Corso del Popolo, di cui è titolare il cognato del cesanese.
Lì i furfanti hanno dovuto rinunciare al colpo.
«Ho chiuso poco dopo mezzanotte ed era tutto a posto - ha affermato Gabriele Vituccio, titolare del vicino bar, il Loft Cafè, che ha dato l’allarme e avvisato i Carabinieri - Quando abbiamo aperto ci siamo accorti del furto e abbiamo chiamato il 112. Qui non c’è sicurezza. Anche nei giorni scorsi un ubriaco è entrato nel bar e ho allertato i Carabinieri, poi ho saputo che era stato arrestato, ma non sono passati da me. Ci mandano però i vigili a dare le multe. La verità è che c’è troppa gente poco raccomandabile che gira».