E' stato intercettato mentre spacciava e, dopo un controllo, è risultato in "possesso" di decine di alias: per questo sono scattate le manette nei confronti di un tunisino
L'arresto dello spacciatore
Le manette sono scattate di polsi di un cittadino di origine tunisina, senza fissa dimora e intento in attività di spaccio stupefacenti in via Cisnara, nella zona del Parco delle Groane, nel territorio di Limbiate. L'uomo, con una moltitudine di precedenti penali (a suo carico era pendente un ordine di carcerazione predisposto dal Tribunale di Milano), dopo i rilievi dattiloscopici e la successiva comparazione delle impronte risultava avere decine di alias. Per questo il pm ne ha disposto l'arresto e il trasferimento nel carcere di San Vittore. Resterà un anno in carcere e verrà quindi rimpatriato in Tunisia.
Il Progetto Parchi
L'arresto è uno dei primi provvedimenti del “Progetto Parchi” voluto da Regione Lombardia e finalizzato al controllo del territorio, al ripristino della sicurezza e alla prevenzione con particolare riguardo alla problematica dello spaccio e consumo di droga nell’area del Parco Groane. Limbiate è capofila di un insieme di comuni insieme alla Provincia Monza e Brianza: Bovisio Masciago, Ceriano Laghetto, Cesate, Senago e Solaro come partner di Limbiate e Cesano Maderno, Meda, Seveso e Ente Parco Groane come partner della Provincia MB.
L’obiettivo, come detto, è di combattere il traffico e lo spaccio di stupefacenti, soccorrere e assistere le persone in situazione di tossicodipendenza avviandole ad un eventuale percorso di recupero e restituire le aree del Parco alla sicura e serena fruizione da parte della cittadinanza impiegando più tipologie di intervento di sicurezza integrata. A tale riguardo, le attività di Polizia saranno volte al controllo e al presidio attraverso l’operato di pattuglie miste (composte cioè da agenti di comuni diversi), alla prevenzione con un presidio costante dell’area del Parco e, di concerto con le Forze dell’Ordine, ad eventuali interventi mirati all’interno del Parco stesso. Lo svolgimento di servizi di polizia locale congiunto e coordinato nei territori in cui vi sono carenze di personale di polizia locale, mediante l’ausilio di operatori dipendenti da altri Enti, permetterà inoltre di affrontare l’esigenza straordinaria.