Terrore in strada

Sparatoria a Seregno, le indagini dei Carabinieri

In via Wagner esplosi almeno dieci colpi di pistola. Fuori pericolo il 56enne alla guida di una Fiat Punto raggiunto da due proiettili

Sparatoria a Seregno, le indagini dei Carabinieri
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Dopo la sparatoria in via Wagner a Seregno, proseguono serrate le indagini dei Carabinieri per risalire a chi ha esploso i due colpi di pistola che hanno raggiunto e ferito il 56enne alla guida di una Fiat Punto in transito.

Sparatoria a Seregno, le indagini dei Carabinieri

Indagini serrate a 360 gradi dopo la sparatoria in via Wagner, in zona Santa Valeria a Seregno, nella tarda mattinata di martedì 11 luglio. Sul grave episodio indagano i Carabinieri della Compagnia locale e del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Monza, coordinati dalla Procura di Monza. Il 56enne è stato raggiunto dai colpi di pistola esplosi da un altro veicolo, che ha inseguito la Fiat Punto per circa 500 metri dalla rotatoria della Porada fino all'incrocio con via Locatelli.

Fuori pericolo il ferito

Il ferito, che risiede a Sant'Ambrogio, è ricoverato all'ospedale di Desio ma è fuori pericolo. I due colpi di pistola lo hanno raggiunto alla schiena, ma non hanno provocato emorragie né lesioni agli organi vitali. Per lui si rende necessaria un'operazione chirurgica per l’estrazione delle ogive.

Esplosa almeno una decina di colpi

Secondo i primi riscontri investigativi, nel tratto di strada sarebbero stati esplosi almeno una decina di colpi e alcuni bossoli sono stati rinvenuti sull'asfalto. Sulla Fiat Punto erano presenti altre persone e il 56enne ferito e sanguinante ha raggiunto l'ospedale in maniera autonoma, prima dell'arrivo dei mezzi di soccorso e dei Carabinieri.

Il lavoro degli investigatori

Le indagini dell'Arma locale appaiono complesse per gli elementi a disposizione degli investigatori e in assenza di testimoni oculari. Potrebbero essere utili le immagini della videosorveglianza, in attesa di raccogliere la testimonianza del seregnese ferito. Al momento l'ipotesi principale su cui lavorano i militari è un regolamento di conti. Per la dinamica del fatto di sangue e l'orario in cui si è consumato, poteva essere una strage in una strada ad alto scorrimento.

Il sindaco: "Un fatto inquietante"

“Un fatto certamente inquietante e impressionante, soprattutto perché avvenuto in pieno giorno e in una zona molto tranquilla e sicura della città - ha riferito il sindaco Alberto Rossi in Consiglio comunale, poche ore dopo l’agguato - Da un esame sommario dei fatti, la situazione poteva avvenire in maniera del tutto casuale in qualunque parte del nostro territorio o nei Comuni vicini”.

 

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