spiacevole sorpresa

Statue distrutte e vetri in frantumi, raid vandalico nella chiesetta di San Francesco

L'amarezza del vicepresidente della Provincia, Claudio Rebosio, che ha scoperto i danni causati dall'incursione nell'oratorio di Mombello

Statue distrutte e vetri in frantumi, raid vandalico nella chiesetta di San Francesco
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Statue distrutte e vetri in frantumi, raid vandalico nella chiesetta di San Francesco. L'amarezza del vicepresidente della Provincia, Claudio Rebosio, che ha scoperto i danni causati dall'incursione nell'oratorio di Mombello

Statue distrutte

Limbiate vandalismo oratorio chiesetta san Francesco
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Statue di santi distrutte, teche di vetro in frantumi, scritte con bombolette spray, pannelli esplicativi e cavalletti in pezzi e sparsi ovunque. Quando il vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza, Claudio Rebosio, ha aperto la porta della chiesetta nell'ex ospedale Antonini di Limbiate  si è trovato davanti una scena di devastazione come poche.

L'oratorio è chiuso da anni

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Nei giorni scorsi un raid vandalico ha distrutto l’interno dell’oratorio San Francesco a Mombello, adiacente a Villa Crivelli Pusterla, divenuta celebre perché lì nel 1797 si sposarono le sorelle di Napoleone Bonaparte, Elisa e Paolina. Da anni l’oratorio, che è di proprietà della Provincia di Monza e Brianza, è chiuso al pubblico perché cadono calcinacci dal soffitto, quindi è stato transennato da reti metalliche che però non sono state sufficienti ad evitare la violenta incursione.

«Sono stato qui 15 giorni fa ed era tutto in ordine - ha raccontato Rebosio, che a Limbiate è anche consigliere comunale, volontario della manutenzione del verde e nonno vigile - poi ho ricevuto la segnalazione che forse qualcuno era entrato e così sono andato a vedere».

La scoperta dei vandalismi

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Varcato l'ingresso dell'oratorio San Francesco, la spiacevole sorpresa.

«E’ un gesto vergognoso, una cosa da non credere - ha detto Rebosio ancora incredulo per lo scempio compiuto - ma che divertimento c’è a distruggere una chiesa? Da tempo il sindaco Antonio Romeo chiede la messa in sicurezza di questo edificio»

Il sopralluogo della Polizia provinciale

Visti gli ingenti danni, Rebosio ha subito chiamato la Polizia provinciale che è intervenuta per un sopralluogo. I vandali sembra siano entrati da una porta laterale situata sulla facciata dell’immobile (che è stata trovata aperta). I vetri delle teche ai lati della chiesa sono stati frantumati e le statue dei santi che vi erano all'interno, ridotte in mille pezzi, sparsi un po’ in terra e chissà dove. Al centro dell’oratorio di forma circolare i pannelli esplicativi sono stati spezzati e sparsi in giro. Nel presbiterio, nel riquadro che un tempo ospitava la pala dipinta da Bernardino Campi, è comparsa una scritta a bomboletta spray. Nel mettere in atto la sconsiderata impresa, qualcuno si è evidentemente ferito perché in vari punti del pavimento si possono notare diverse macchie di colore rosso che sembra proprio sangue fresco.

I problemi della sicurezza dell'area

Un atto di teppismo che riaccende i riflettori su un’area di indiscusso valore storico ma spesso luogo di scorribande tra i padiglioni abbandonati del vecchio ospedale, soprattutto negli orari notturni e quando è chiusa la vicina scuola agraria che essendo frequentata da numerosi studenti, funge anche da presidio per la sicurezza.

«Bisognerebbe investire per recuperare tutta l’area e Villa Crivelli, che è in gran parte inutilizzata - ha considerato il vicepresidente di Monza e Brianza - il fatto che in questo comparto ci siano tre proprietà diverse non aiuta, ci vorrebbero dei fondi europei per dar vita a un progetto duraturo che possa valorizzare questi spazi e far sì che vengano frequentati in maniera continuativa».

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