Monza

"Stop ai prodotti contraffatti, sono un pericolo"

Le iniziative e gli incontri per sensibilizzare sui rischi legati all'acquisto di merce non autentica

"Stop ai prodotti contraffatti, sono un pericolo"
Pubblicato:

Non sono più i tempi delle «lenzuolate»: le spianate di borse, scarpe, cinture, accessori, e prodotti vari – tutti rigorosamente falsi – esposti in mezzo alla strada dagli ambulanti pronti a rocambolesche (e pericolose) fughe nelle strade più battute dello shopping.

«Stop ai prodotti contraffatti, sono un pericolo»

Ma questo non significa che il commercio abusivo sia stato debellato. Anzi, spostandosi prevalentemente sul web, continua a rappresentare un pericolo reale per la regolarità del mercato e per la salute dei consumatori.

Confcommercio Monza, in collaborazione con Ferdemoda Milano, ha organizzato un momento di confronto con la cittadinanza su questo tema: giovedì questo, in Piazza San Paolo, verrà allestito il Gazebo Anti Contraffazione. Iniziativa che verrà replicata il 1 giugno nel comune di Lissone. «I prodotti contraffatti rappresentano un pericolo per la sicurezza e la salute dei consumatori – chiarisce Alessandro Fede Pellone, segretario di Confcommercio Monza – che vengono esposti all’utilizzo di beni trattati con sostanza chimiche dannose o realizzati con materiali di scarsa qualità».

Si rischiano multe

Il fenomeno è talmente concreto che la polizia locale di Milano ha creato il Goac, sezione specializzata contro la contraffazione. In prima linea, ovviamente ci sono anche carabinieri, polizia e guardia di finanza. La mentalità prevalente, poi, ha una tendenza «assolutoria» verso il cliente, è stato detto durante la presentazione del progetto. Ma acquistando merce non autentica, si diventa in un certo senso complici, e si rischia «una sanzione amministrativa dai 100 ai 7mila euro, oltre al sequestro del prodotto, e che ci si potrebbe rendere responsabili del reato di incauto acquisto, punibile perfino con l’arresto». E poi i pericoli per la salute: «Tra i prodotti contraffatti, medicinali, cibi, bevande, giocattoli (con materiali contenenti residui tossici), cosmetici (talvolta contaminati dal mercurio, che se inalato o assorbito con la pelle può causare gravi danni al sistema nervoso centrale, ai reni, ai polmoni e al sistema riproduttivo), abbigliamento, accessori, prodotti elettronici (come smartphone a rischio potenziale di incendio)».

Seguici sui nostri canali
Necrologie