Stroncato da un infarto tra le braccia della moglie, l'addio a Gian Luca Mauri
Molto conosciuto e pieno di amici, aveva 56 anni

Malore fatale per Gian Luca Mauri, 56 anni di Giussano: la tragedia sabato 12 luglio, nel pomeriggio. La moglie ha cercato di salvarlo con il massaggio cardiaco, nell'attesa dei soccorritori, ma non c’è stato nulla da fare.
L'infarto a casa
Si è sentito male all'improvviso mentre era a casa, e per Gian Luca Mauri, 56 anni, non c'è stato nulla da fare. Il giussanese che viveva in zona laghetto si è spento tra le braccia della moglie Annalisa, che vanamente ha tentato di rianimarlo. La tragedia è avvenuta sabato scorso, 12 luglio nel pomeriggio.
Dopo aver allertato il 112 Annalisa ha praticato il massaggio cardiaco, seguendo le indicazioni al telefono dei soccorritori nell’attesa che arrivasse l’ambulanza e l’automedica. E all’arrivo dei medici è stato usato il defibrillatore, ma il giussanese non ha mai ripreso coscienza. L’ambulanza è subito partita verso l’ospedale di Monza, e nonostante ulteriori tentativi di defibrillazione, Mauri non ce l’ha fatta.
Persona molto solare era pieno di amici
Grande il cordoglio in città per la sua scomparsa; operaio metalmeccanico a Mariano, presso l’azienda Colzani Ingranaggi srl, era molto conosciuto e con tanti amici, sparsi un po’ ovunque. Aveva giocato a calcio nella Brioschese, ma ha fatto anche l’ allenatore ai bambini e negli anni aveva coltivato ottimi rapporti con le famiglie, gli ex compagni di squadra, il team della società.
«In questi giorni di lutto molte persone ci sono state vicino - ha raccontato la moglie - Gian Luca era pieno di amici che gli volevano un gran bene e la loro presenza è stata molto importante per noi. Mio marito era una persona molto solare, sempre disponibile, un vero amico, pronto ad accorrere in qualsiasi momento per dare una mano. E l’affetto che ci hanno dimostrato in questo momento di grande dolore dimostra tutto il bene e la riconoscenza che Gian Luca ha saputo dare agli altri».
Il ricordo dei colleghi di lavoro
Toccanti sono state anche le parole di una collega di lavoro che ha voluto leggere un messaggio durante la cerimonia funebre che si è svolta martedì 15 luglio in basilica, a nome di tutti i colleghi della ditta. ricordandolo come un uomo pieno di doti, un grande amico e un grande uomo.
«Per tutti noi è stato un privilegio incontrarti; le tue buone maniere sono state un insegnamento, la tua positività e il tuo sorriso sono stati iniezioni di buon umore nelle giornate buie e la tua disponibilità ci ha dato la sicurezza di poter contare su qualcuno».