Monza

Studentessa molestata in stazione: "Palpeggiata da uno sconosciuto"

La testimonianza della 21enne: "Trattata come un oggetto". La denuncia alla Polizia

Studentessa molestata in stazione: "Palpeggiata da uno sconosciuto"
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La stazione a quell'ora deserta, il treno in ritardo. Sulla banchina, solo un uomo che quando la vede le si avvicina e la palpeggia, "senza nemmeno guardare, come se fossi stata un oggetto".

Studentessa molestata in stazione

E’ ancora scossa la studentessa di 21 anni residente a Lissone molestata lunedì in stazione a Monza. "Era l'alba e dovevo prendere il treno diretto a Milano Garibaldi delle 5.51 - ha ricostruito la 21enne, ripercorrendo quei terribili attimi - Sono arrivata in stazione a Monza accompagnata, come sempre, da mia mamma, che, prima di ripartire per raggiungere il suo posto di lavoro, è solita attendere che le mandi un messaggio una volta salita sul treno".

La stazione deserta all'alba

Lunedì, però, del treno non c'era traccia. "Sul tabellone non c'era traccia del treno che avrei dovuto prendere - ha proseguito - Solitamente ferma al binario 5 a dunque ho deciso di andare direttamente lì". La studentessa ha imboccato le scale che conducono al sottopasso, diretta verso la banchina.

"Ho imboccato le scale per raggiungere il binario, ma, arrivata a metà rampa, mi sono resa conto che la banchina era deserta e che anche in quel caso il monitor non recasse alcuna indicazione circa il treno che avrei dovuto prendere", ha spiegato. Di qui la decisione di fare dietro front e di tornare in macchina da sua madre, che ne frattempo si trovava ancora fuori dalla stazione, in attesa che la figlia le inviasse l'usuale messaggio.

"Un uomo mi ha palpeggiata"

"Nel momento in cui ho deciso di tornare sui miei passi un uomo, che evidentemente si trovava lungo il binario, ha imboccato la scalinata. Mi sono spostata sulla mia sinistra, un po' per farlo passare, un po' perché volevo stare lontana da lui. Solo che mi si è avvicinato e, senza nemmeno guardarmi, proprio come se fossi un oggetto, mi ha palpeggiata. Poi se n'è andato come se nulla fosse".

Immobilizzata dalla paura

La giovane, sconvolta, per qualche istante non è riuscita a muoversi. "Ero pietrificata, spaventata. Non sono riuscita a muovermi, finché, dalla banchina non si è affacciato un alto uomo che, in una lingua straniera, si è rivolto a me, pronunciando parole che non sono riuscita a comprendere". A quel punto è riuscita a scappare. "Sono corsa da mia mamma e le ho raccontato l'accaduto. Era sconvolta tanto quanto me".

La denuncia in Questura

La studentessa, anche a fronte della molestia subita, ha deciso comunque di andare in università. "Mi sono fatta accompagnare da mia mamma a Bignami, dove ho preso la metropolitana. Ero spaventata, ma non volevo che un simile episodio cambiasse le mie abitudini, la mia quotidianità".

"Denunciate sempre"

Il giorno successivo, ieri, martedì 21 novembre 2023, la studentessa è andata a sporgere denuncia in Questura. "Gli agenti sono stati bravissimi - ha tenuto a sottolineare - Mi hanno messa a mio agio e mi hanno ascoltata. A tutte le donne che subiscono molestie e violenze dico di denunciare, di non avere paura, perché c'è chi ci ascolta e aiuta". La 21enne ha deciso di proseguire a seguire le lezioni, "ma per ora mi faccio accompagnare a prendere la metropolitana da mia mamma. Se tornerò in stazione a Monza? Potrei dire di sì se mettessero un presidio fisso delle forze dell'ordine per monitorare la zona".

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