Susanna Camusso venerdì torna a Monza
Sarà in città per parlare di Europa.

Susanna Camusso, l'ex leader della Cgil, venerdì 3 maggio torna a Monza. Sarà in città per parlare di Europa. C'era già stata lo scorso settembre, per il taglio del nastro di Officina Giovani.
Susanna Camusso venerdì a Monza
“Europa. La nostra casa”. E' il titolo scelto dalla Cgil e dallo Spi (Sindacato pensionati) di Monza e Brianza per l’iniziativa del 3 maggio. L’appuntamento con Franco Chittolina, autore del libro “Patria Europa. L’ora del coraggio”, e Susanna Camusso, ex segretaria generale e attualmente responsabile delle politiche internazionali della Cgil nazionale, è per le ore 9.30 presso la Camera del lavoro di via Premuda, a Monza.
Un evento aperto al pubblico
Un evento aperto al pubblico che si colloca a poche settimane dal voto per il rinnovo del Parlamento europeo.
“Settant’anni di pace e di prosperità in Europa – commenta Pietro Albergoni, segretario generale Spi-Cgil Monza e Brianza –hanno consentito cambiamenti positivi, ma ci sono criticità che non possono essere ignorate. Dobbiamo lasciare ai giovani – continua Albergoni – l'idea di un'Europa democratica dei popoli”. E conclude: “Vogliamo ripartire dal manifesto di Ventotene degli Stati Uniti d’Europa per rafforzare il modello democratico e realizzare una estensione dei diritti sociali e civili. Ogni giorno è necessario contrastare i nazionalismi e la propaganda xenofoba per riaffermare i valori dell’Europa unita che sappia essere la Patria dei cittadini europei”.
"L'Europa – aggiunge Angela Mondellini, segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza – è costituita da un insieme di istituzioni: alcune hanno funzionato bene, altre hanno funzionato male. Le istituzioni, se creano disparità, debbono essere riformate. L’Europa – continua Mondellini – è l’aria che respiriamo, il suolo che calpestiamo. Lo abbiamo sperimentato con Chernobyl: quel che succede in altri paesi ci riguarda”.
E aggiunge: “Non si esce mai veramente dall'Europa. Il problema è come starci dentro, e non tutti i modi di starci sono uguali. Questa è la vera questione, il resto è propaganda. Immaginiamo e lottiamo per una Europa sociale, dei diritti e del lavoro. Non c'è futuro per i popoli dell'Europa senza un’istituzione europea che garantisca pace, diritti e sviluppo. Il film dei sovranisti– conclude Mondellini – lo abbiamo già visto, e non finisce con un happy ending, finisce, semmai, con una guerra mondiale”.