Svastiche ad Arcore: le parole del sindaco di Vimercate

Il sindaco di Vimercate: "Un gesto intollerabile".

Svastiche ad Arcore: le parole del sindaco di Vimercate
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Totale condanna da parte del sindaco di Vimercate Francesco Sartini nei confronti delle svastiche disegnate ad Arcore a pochi metri dal monumento dedicato ai Martiri vimercatesi.

L'increscioso episodio

Cinque svastiche naziste disegnate sui muri esterni del “Villaggio Falck”, il grande complesso residenziale arcorese all’interno del quale si trova una lapide che ricorda la fucilazione dei partigiani vimercatesi. Due comunità, quella di Arcore e di Vimercate, sono letteralmente sotto shock per quanto avvenuto nella notte fra il 30 e il 31 gennaio in via Baracca, all’ingresso dei condomini dove vivono oltre una ottantina di famiglie.

«Esprimo la più totale condanna per un gesto che non può essere tollerato - ha affermato il sindaco Francesco Sartini - Quando qualcuno rievoca i simboli del nazi-fascismo non è più lecito parlare di “ragazzata”: gesti simili ci invitano a non abbassare mai la guardia e a impegnarci a tenere viva la memoria. Per questo mi auguro per domenica la massima partecipazione alla celebrazione dei Martiri Vimercatesi, perché la Democrazia è un valore da difendere tutti insieme, senza divisioni di campo.»

Domenica la commemorazione dei Martiri

E proprio domenica si officerà la cerimonia in ricordo dei 5 vimercatesi fucilati dai nazisti che rimasero sempre nella memoria dei loro compaesani. Loro sono Emilio Cereda, detto Cid, di 24 anni, Pierino Colombo, detto Rabo, di 24 anni, Luigi Ronchi, detto Nabo, di 24 anni, Aldo Motta, detto Mirko, di 23 anni, Renato Pellegatta, detto Rena di 21 anni e Iginio Rota, detto Acciaio, di 24 anni, quest’ultimo caduto durante l’attacco il 29 dicembre del 1944 al campo di aviazione di Arcore.

Una dura condanna del gesto è arrivata anche dall'Anpi di Vimercate, incredula per quanto accaduto.

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