Tablet elettorali alle scuole, al Sabin "Non sappiamo nulla"

Tablet elettorali. Parla la reggente del Sabin: "Da quando sono stati ritirati il 22 ottobre non ne sappiamo più nulla. Ma ne abbiamo bisogno"

Tablet elettorali alle scuole, al Sabin "Non sappiamo nulla"
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Tablet elettorali alle scuole: è mistero

"Da quando sono stati ritirati il 22 ottobre scorso, non ne sappiamo più nulla. Ma ne abbiamo un gran bisogno". Così la reggente dell'Istituto Sabin di San Fruttuoso, Petronilla Ieracitano, in merito alla questione dei tablet elettorali che, come promesso da Regione Lombardia, dovevano essere recapitati alle scuole lombarde subito dopo il voto sul Referendum.

Parla la reggente del Sabin

"Non abbiamo nessuna notizia in merito ma è ovvio che ne abbiamo bisogno - spiega la Ieracitano. "La tecnologia nelle scuole viene spesso incrementata grazie all'utilizzo di raccolte fondi. Avere la possibilità di ricevere in comodato d'uso gratuito degli strumenti elettronici sarebbe per noi molto importante, anche in vista delle prossime prove Invalsi che verranno fatte su PC. Per gli studenti esercitarsi in modalità elettronica in questo periodo sarebbe fondamentale".

L'esposto del Codacons

Proprio ieri è arrivata la segnalazione da parte del Codacons che invierà nei prossimi giorni un esposto alla Corte dei Conti per verificare la sussistenza di sprechi del denaro pubblico. E intanto si apprende che a provocare ritardi nella consegna sarebbe la necessità di ripristinare gli apparecchi dopo il voto.

In comodato fino alle prossime consultazioni

Oltretutto occorre tenere presente che il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni poche settimane fa aveva precisato che i tablet sarebbero rimasti alle scuole fino alla successiva consultazione, ovvero fino alle prossime elezioni, quando verranno ritirati dagli istituti e configurati nuovamente a scopo elettorale.

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